Fare industria vuol dire fare cultura, realizzando sintesi originali tra valore e valori, redditività e socialità
Pubblicata tra il 1948 e il 1972 a cadenza prevalentemente bimestrale e regolarmente distribuita in edicola, la rivista “Pirelli” nasce con lo scopo dichiarato di unire la cultura tecnico-scientifica e la cultura umanistica. Temi relativi alla produzione industriale, alla scienza, alla tecnologia, sono affrontati accanto a interventi che spaziano dall’arte all’architettura, dalla sociologia all’economia, dall’urbanistica alla letteratura. Sulla rivista “Pirelli” si svolge per oltre due decenni uno dei più avanzati dibattiti culturali del Paese: tra le firme troviamo quelle di Giulio Carlo Argan, Dino Buzzati, Italo Calvino, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Arrigo Levi, Eugenio Montale, Franco Quadri, Salvatore Quasimodo, Alberto Ronchey, Elio Vittorini e decine di altri, mentre alle illustrazioni contribuiscono artisti e disegnatori del calibro di Renato Guttuso, Renzo Biasion, Fulvio Bianconi.
8073 pagine digitali
La Fondazione Pirelli nasce nel 2008 per volontà del Gruppo e della famiglia Pirelli per salvaguardare e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, storico e contemporaneo dell'azienda e promuoverne la cultura d'impresa. La Fondazione Pirelli ha sede presso il "Fabbricato 134", palazzina storica dell'area Pirelli, completamente ristrutturata. All'interno oltre agli uffici, trovano spazio i locali dedicati all'Archivio Storico Pirelli, una sala consultazione e un open space pensato per l'organizzazione di iniziative e incontri rivolti al pubblico.