Fondazione Pirelli – Raccontare la fabbrica – Lo stabilimento di Settimo Torinese, una storia d’ innovazione
“Una delle cose da cui uno è maggiormente colpito, entrando nello stabilimento, sono le aiuole e le rose e le ortensie che si trovano un po’ dappertutto. Non è vero che la civiltà delle macchine è nemica della natura”. Così, nel 1958, il periodico “Fatti e Notizie” descrive lo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, entrato in attività nel 1954 per produrre camere d’aria. Oggi il nuovo Polo Industriale alle porte di Torino è uno degli stabilimenti produttivi più avanzati di Pirelli, dal punto di vista tecnologico e di sostenibilità, con i suoi 400 alberi di ciliegio lungo la “spina” centrale – corpo dei servizi di fabbrica – progettata dall’architetto Renzo Piano. Una lunga storia di produzione che continua ancora oggi, immortalata da grandi fotografi internazionali e italiani, come Peter Lindberg, Arno Hammacher e Carlo Furgeri Gilbert.
“Una delle cose da cui uno è maggiormente colpito, entrando nello stabilimento, sono le aiuole e le rose e le ortensie che si trovano un po’ dappertutto. Non è vero che la civiltà delle macchine è nemica della natura”. Così, nel 1958, il periodico “Fatti e Notizie” descrive lo stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, entrato in attività nel 1954 per produrre camere d’aria. Oggi il nuovo Polo Industriale alle porte di Torino è uno degli stabilimenti produttivi più avanzati di Pirelli, dal punto di vista tecnologico e di sostenibilità, con i suoi 400 alberi di ciliegio lungo la “spina” centrale – corpo dei servizi di fabbrica – progettata dall’architetto Renzo Piano. Una lunga storia di produzione che continua ancora oggi, immortalata da grandi fotografi internazionali e italiani, come Peter Lindberg, Arno Hammacher e Carlo Furgeri Gilbert.