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Lo staff di Fondazione Pirelli
Lo sguardo dei fotografi
La sezione fotografica dell’Archivio Storico conserva centinaia di migliaia di pezzi tra negativi su lastra e su pellicola, stampe e diapositive. Diversi i soggetti riprodotti: le sedi e gli stabilimenti, le fiere e le esposizioni, gli eventi aziendali. E poi i tanti prodotti, i veicoli come automobili, motociclette, biciclette, aerei, macchine agricole, a cui i pneumatici erano destinati e le corse disputate con pneumatici Pirelli. Tra gli autori, grandi maestri della fotografia come Vincenzo Aragozzini, Aldo Ballo, Arno Hammacher, Rodolfo Facchini, Pepi Merisio, Ugo Mulas, Federico Patellani, Fulvio Roiter, tra gli altri, e note agenzie quali Farabola e Publifoto
I documenti per la Storia delle industrie Pirelli
Una raccolta di oltre 3000 documenti che ripercorre la storia della Pirelli dalla sua fondazione fino agli anni Ottanta. Iniziata nel 1942 per celebrare i settant’anni di vita dell’azienda, costituisce il nucleo originario dell’Archivio Storico e comprende verbali, lettere, atti notarili, relazioni tecniche e contabili, brevetti, listini e cataloghi, fotografie o ancora fascicoli relativi ad Esposizioni internazionali, società partecipate, vertenze. Tra i documenti più significativi, l’atto costitutivo, una sceneggiatura cinematografica di Alberto Moravia o, il brevetto del pneumatico Cinturato.
Questa è la nostra città: storia di un film
Tra le iniziative immaginate per festeggiare i 75 anni della Pirelli, figura anche il progetto di un ambizioso film, mai realizzato. Come ci racconta un fascicolo conservato tra i “Documenti per la Storia delle Industrie Pirelli” la sceneggiatura – dal titolo “Questa è la nostra città” - è firmata dallo scrittore Alberto Moravia, con Gianni Puccini e Massimo Mida e mette in scena l’Italia della ricostruzione post-bellica attraverso la storia di una famiglia di operai alla Pirelli da tre generazioni. Chi meglio di Roberto Rossellini, reduce da capolavori come “Roma città aperta” e “Paisà”, avrebbe potuto rappresentarla sul grande schermo? I documenti testimoniano i contatti avuti con il regista ma anche le difficoltà incontrate per la realizzazione del progetto - tra cui i costi elevati che sarebbero stati difficili da giustificare in un momento delicato delle relazioni industriali
I rivenditori al cinema: le diavive
Nel 1962 Pirelli sperimenta un mezzo pubblicitario nuovo per l’epoca. Si tratta delle diavive, veri e propri film pubblicitari della durata di 26 secondi, considerati molto efficaci proprio per la brevità e la semplicità del messaggio, messi a disposizione dei rivenditori di pneumatici, che potevano inserire il proprio nome alla fine del filmato. Per realizzarle viene chiamato Riccardo Manzi, illustratore e vignettista dall’inconfondibile stile ironico e umoristico, già collaboratore assiduo della Pirelli, per la pubblicità e per la rivista “Pirelli”. Manzi realizza 8 soggetti, animati poi dalla casa produttrice dei fratelli Pagot, che già avevano realizzato due pubblicità cinematografiche per l’azienda.
Juan Manuel Fangio testimonial sul grande e piccolo schermo
L’impegno e i successi di Pirelli nel mondo delle corse sono sempre stati molto utilizzati nella comunicazione pubblicitaria aziendale. In particolare, negli anni Sessanta i grandi campioni del volante, protagonisti di tante vittorie, diventano testimonial dell’azienda, sia sulla carta stampata sia in video. Tra questi, il corridore argentino Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo negli anni Cinquanta su auto Alfa Romeo e Ferrari gommate Pirelli, che nel 1965 è protagonista della prima pubblicità cinematografica italiana a essere realizzata in cinemascope a colori e proiettata nelle sale italiane alla fine del film “007 missione Goldfinger”. Nel 1966 sarà la volta di una serie di pubblicità per la rubrica Carosello.
Driving instinct
Nel 1993, dopo alcuni anni di assenza, Pirelli torna sul piccolo schermo con uno spot televisivo, nell’ambito di una campagna pubblicitaria che per la prima volta si rivolge all’Europa in modo unitario. Questo primo esempio di campagna pubblicitaria “paneuropea” aveva già visto diverse uscite sulla carta stampata in vari paesi, con lo slogan “Se vuoi guidare, guida davvero” declinato nelle diverse lingue. Per lo spot televisivo - per la prima volta uno stesso soggetto sugli schermi di 5 paesi (Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna) – è necessario puntare in alto, con un testimonial di “grido”. La scelta ricade su Sharon Stone, reduce dal successo di Basic Instinct: non solo una delle star più famose di Hollywood ma anche una donna di carattere, raffinata, affascinante. Perfetta per pubblicizzare i punti di forza dei pneumatici Pirelli: alto contenuto tecnologico, prestazioni elevate, attenzione al design.