Testimone di una città che cambia
Benvenuti nel tour virtuale della Bicocca degli Arcimboldi che vi permetterà di conoscere la storia e gli interni di questo meraviglioso edificio rinascimentale, oggi sede di rappresentanza del Gruppo Pirelli. Di seguito alcuni consigli utili per una migliore esperienza di navigazione.
È possibile passeggiare virtualmente tra le stanze muovendosi in ogni direzione, stanza e piano a seconda delle preferenze individuali, utilizzando le frecce visibili sulla schermata principale.
In alto a destra, un’icona fissa vi permetterà di accedere direttamente alle diverse stanze e poter approfondire diversi contenuti che arrichiscono l’esperienza virtuale. L’accesso a questi contenuti avviene tramite il pulsante in basso a destra. Sono state selezionati dalla Fondazione Pirelli documenti e immagini che vi porteranno alla scoperta della storia e del profondo legame con l’azienda.
Il pulsante in basso a sinistra vi accompagnerà invece direttamente nella stanza successiva per una più veloce fruizione della visita.
Buona navigazione,
Lo staff di Fondazione Pirelli
I nodi leonardeschi
La “Sala dei Nodi” deve il suo nome alla scoperta delle decorazioni con nodi intrecciati di colore rosso scuro che ricoprono tre delle pareti della sala. Il nodo, un elemento spesso utilizzato nei manoscritti e in alcune opere di Leonardo da Vinci, è un motivo decorativo che si rifà al mudéjar, tipico elemento dell’ultima fase dell’Andalusia araba. Nella Bicocca degli Arcimboldi, il nastro si annoda formando una sorta di rosone presente, oltre che nell’ingresso, anche nei perduti affreschi della scala (derivazione cinquecentesca della “Sala delle Asse” del Castello Sforzesco, dello stesso Leonardo nel 1498).
La “Sala dei Nodi” e le decorazioni rosso scuro da cui prende il nome
La decorazione a "sgraffito" che ricopre parte delle pareti della “Sala dei Nodi”
Dettaglio di una delle decorazioni a "sgraffito" delle pareti
Dettaglio del fregio geometrico che corre sotto il soffitto della “Sala dei Nodi”
Dettaglio di stemma vescovile associato alla famiglia Arcimboldi
Il numero 12
L’intreccio del nastro che dà vita ai rosoni compone al centro 12 nodi e, nella parte più esterna, 24 asole. In numerologia il 12, composto dalla somma del numero 7 (il creato) e del 5 (l’uomo) rappresenta, insieme ai suoi multipli, la discesa in terra di un modello compiuto di armonia. Si ritrova inoltre nei testi sacri, tra i quali la Bibbia, in particolare nel Nuovo Testamento: dodici sono, ad esempio, gli apostoli e le tribù di Israele.
I rosoni si compongono nella parte interna di 12 nodi, simbolo nei testi sacri di armonia compiuta
Dettaglio degli intrecci dei rosoni della “Sala dei Nodi”
La decorazione a rosone che caratterizza la “Sala dei Nodi” d’ispirazione leonardesca