Lezioni di Fantastica
Giocare con le parole. Raccontare. E, così, definire il mondo e migliorare la convivenza civile. Cominciando proprio con gli attori di ogni futuro: i bambini. In “Lezioni di Fantastica” Vanessa Roghi, per le edizioni di Laterza, ricostruisce la “Storia di Gianni Rodari”, ridando corpo, a quarant’anni dalla sua morte, alla vicenda intellettuale e umana d’uno dei più grandi maestri italiani del Novecento. Giornalista, scrittore e soprattutto persona di profonda cultura, convinto della necessità d’una solida pedagogia civile, Rodari ha animato a lungo il panorama culturale italiano, insistendo su una cultura che, fin dai tempi di scuola, fosse contemporaneamente profonda e popolare, divulgativa e severa: storie e libri come strumenti di cittadinanza e impegno, libertà e responsabilità. I suoi libri, fin dai primi anni Sessanta, sono stati esemplari per parecchie generazioni, passando di mano dai genitori ai figli e, ancora, ai figli dei figli: le “Favole al telefono”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra” e tanti altri ancora. La Roghi, in una bella ed essenziale biografia, racconta bene come Rodari abbia “inventato un nuovo modo di guardare il mondo, rivolgendosi ai bambini” e, usando gli strumenti della lingua, della parola e del gioco, “abbia portato l’elemento fantastico nel cuore della crescita democratica dell’Italia repubblicana”. La conclusione della Roghi è che ancora oggi, proprio in tempi difficili per la qualità e la chiarezza del discorso pubblico e per l’efficacia dell’insegnamento scolastico, la lezione di Rodari abbia una straordinaria attualità.
Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari
Vanessa Roghi
Laterza, 2020