Il maialino di Natale
Mimalino, detto Lino, è un maialino di pezza. Jack lo adora: è sempre lì per lui nei momenti belli, e anche in quelli brutti. Almeno fino a quando la sorellastra, durante una lite, non lo lancia fuori dal finestrino di un’auto in corsa. Ma per fortuna la Vigilia di Natale si avvicina e, tutti i bambini lo sanno, non c’è notte più magica e capace di miracoli di questa. D’altronde è già capitato: i giocattoli prendono vita, i bambini possono viaggiare in mondi inesplorati che sono lì a un palmo da loro per vivere avventure meravigliose. Così, quando sotto l’albero Jack trova un nuovo peluche, un Maialino di Natale che si anima, non ci penserà due volte a lanciarsi con lui nella Terra dei Perduti, una dimensione in cui nessun bambino è mai sato prima, per ritrovare Lino e salvarlo da un mostro fatto di rottami. Crescita e cambiamenti, coraggio e senso di abbandono, amicizia e amore, un pizzico di miracolo di Natale. Gli ingredienti per rendere “Il Maialino di Natale” un grande classico della letteratura per l’infanzia ci sono tutti. Ma a farla da padrone è il tema della perdita, sempre presente nei romanzi della scrittrice reinterpretato qui sotto forma di tòpos letterario per ragazzi, nonché strumento necessario per progredire nella vita. Eppure, J.K. Rowling è riuscita nell’invenzione di uno dei suoi nuovi incantesimi: creare un mondo magico al limite tra sogno e realtà, in cui amicizia e crescita sono tanto indispensabili quanto i rintocchi dell’orologio, per tornare a casa. Il maialino di Natale J.K. Rowling Adriano Salani Editore, 2021