Lora Lamm: una designer svizzera per Pirelli
Tra i grandi designer che hanno lavorato per la P lunga, c’è la firma che ancora oggi è più che mai protagonista del design internazionale: Lora Lamm. Il cartello-vetrina “Pirelli per lo scooter”, realizzato dall’artista svizzera nel 1959, è infatti tra le 180 opere esposte tra il 2018 e il 2019 presso La Triennale di Milano nell’ambito dell’undicesima edizione del “Triennale Design Museum”. La ragazza in maglietta a righe orizzontali e pantaloni blu che guarda di sfuggita dal sellino posteriore dello scooter è da sempre l’immagine iconica del Pirelli Motor Scooter, pneumatico creato dall’azienda nell’immediato dopoguerra per far correre quell’innovativo mezzo a due ruote che stava conquistando l’Italia. Lo scooter, appunto: che si chiamasse Vespa o Lambretta, era un tributo alla vita libera delle ragazze moderne. Difficile non pensare al film “Vacanze romane” del 1953 guardando questa “Audrey Hepburn” rivisitata dalla matita insuperabile di Lora Lamm: un tratto lieve, allegro, tra il naïf e il fumetto.
Nata nel 1928 nella cittadina di Arosa, nei Grigioni svizzeri, Lora Lamm si traferisce a Milano nel 1953 dopo essersi diplomata alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Nella vivacissima Milano dei primi anni Cinquanta, collabora con “mostri sacri” del design come lo Studio Boggeri, in cui lavoravano, oltre ad Antonio Boggeri, anche Bruno Munari ed Ernesto Carboni, per poi passare con Max Huber all’ufficio pubblicità della Rinascente. L’arrivo in Pirelli è del 1958, quando la Lamm viene chiamata a collaborare come freelance da Arrigo Castellani, allora a capo della “Direzione Propaganda”. Nello stile comunicativo dell’azienda della P Lunga, Lora Lamm porta la sua cifra specifica: la capacità di parlare “al femminile”, con grazia, semplicità, modernità. Dopo la ragazza in scooter, altrettanto famosa è la bambina abbracciata alla boule dell’acqua calda del 1960.
La tecnica di Lora Lamm si aprirà presto anche al collage e al fotomontaggio, dai pneumatici Scooter Trasporto per “andare al mercato a pieno carico” alla suola da montagna per salire su “tra le stelle alpine”, fino a veri e propri esercizi di grafica per rappresentare oggetti altamente tecnici come i giunti di dilatazione delle dighe, prodotti dall’Azienda Articoli Tecnici. Così, basta una pennellata gialla per fare una banana, basta una fila di stelle per rievocare i prati di montagna: il disegno è una cornice virtuale per il prodotto. Tra i soggetti della sua arte non poteva mancare la bicicletta: è sempre del 1960 la pubblicità dove una ragazza in maglietta blu pedala leggera e felice in primo piano. La bici, naturalmente, è gommata Pirelli. Nel meraviglioso mondo di Lora Lamm regnano semplicità e gioia di vivere, libertà e colori.
Tra i grandi designer che hanno lavorato per la P lunga, c’è la firma che ancora oggi è più che mai protagonista del design internazionale: Lora Lamm. Il cartello-vetrina “Pirelli per lo scooter”, realizzato dall’artista svizzera nel 1959, è infatti tra le 180 opere esposte tra il 2018 e il 2019 presso La Triennale di Milano nell’ambito dell’undicesima edizione del “Triennale Design Museum”. La ragazza in maglietta a righe orizzontali e pantaloni blu che guarda di sfuggita dal sellino posteriore dello scooter è da sempre l’immagine iconica del Pirelli Motor Scooter, pneumatico creato dall’azienda nell’immediato dopoguerra per far correre quell’innovativo mezzo a due ruote che stava conquistando l’Italia. Lo scooter, appunto: che si chiamasse Vespa o Lambretta, era un tributo alla vita libera delle ragazze moderne. Difficile non pensare al film “Vacanze romane” del 1953 guardando questa “Audrey Hepburn” rivisitata dalla matita insuperabile di Lora Lamm: un tratto lieve, allegro, tra il naïf e il fumetto.
Nata nel 1928 nella cittadina di Arosa, nei Grigioni svizzeri, Lora Lamm si traferisce a Milano nel 1953 dopo essersi diplomata alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Nella vivacissima Milano dei primi anni Cinquanta, collabora con “mostri sacri” del design come lo Studio Boggeri, in cui lavoravano, oltre ad Antonio Boggeri, anche Bruno Munari ed Ernesto Carboni, per poi passare con Max Huber all’ufficio pubblicità della Rinascente. L’arrivo in Pirelli è del 1958, quando la Lamm viene chiamata a collaborare come freelance da Arrigo Castellani, allora a capo della “Direzione Propaganda”. Nello stile comunicativo dell’azienda della P Lunga, Lora Lamm porta la sua cifra specifica: la capacità di parlare “al femminile”, con grazia, semplicità, modernità. Dopo la ragazza in scooter, altrettanto famosa è la bambina abbracciata alla boule dell’acqua calda del 1960.
La tecnica di Lora Lamm si aprirà presto anche al collage e al fotomontaggio, dai pneumatici Scooter Trasporto per “andare al mercato a pieno carico” alla suola da montagna per salire su “tra le stelle alpine”, fino a veri e propri esercizi di grafica per rappresentare oggetti altamente tecnici come i giunti di dilatazione delle dighe, prodotti dall’Azienda Articoli Tecnici. Così, basta una pennellata gialla per fare una banana, basta una fila di stelle per rievocare i prati di montagna: il disegno è una cornice virtuale per il prodotto. Tra i soggetti della sua arte non poteva mancare la bicicletta: è sempre del 1960 la pubblicità dove una ragazza in maglietta blu pedala leggera e felice in primo piano. La bici, naturalmente, è gommata Pirelli. Nel meraviglioso mondo di Lora Lamm regnano semplicità e gioia di vivere, libertà e colori.