Storia avventurosa di un’azienda italiana
Le vicende del Nuovo Pignone raccontate tra innovazione e persone
Un’avventura industriale con più di 180 anni di storia che continua ancora oggi. È quella della Pignone di Firenze che, seppur con nomi diversi, “vive” dal 1842. Leggere delle vicende di quest’azienda è istruttivo e interessante. E lo si può fare, almeno per la parte più recente della storia, con il libro di Michele Stangarone “Nuovo Pignone 1954-1999. Un’entusiasmante storia tecnica. Da Firenze all’Italia al mondo” da qualche mese dato alle stampe.
Tutto, come si è detto, nasce nel 1842 quando a Firenze sulla riva meridionale dell’Arno la Fonderia del Pignone inizia la sua attività che in più di un secolo la porta a diventare una delle maggiori realtà produttive fiorentine inserita nel tessuto industriale e lavorativo della città. La fine della Seconda guerra mondiale pone però la Pignone di fronte a una gravissima crisi di riconversione e sull’orlo della chiusura. Una grande mobilitazione collettiva e l’intervento del governo si concludono però con l’acquisizione da parte dell’Eni di Enrico Mattei e la nascita del Nuovo Pignone. È da qui che inizia il libro di Stangarone.
Questo testo raccoglie alcune delle pietre miliari della storia tecnica dell’azienda, veri e propri momenti di svolta che dal 1954 al 1999 ne cambiano radicalmente il corso. Il libro, in particolare, copre tutto l’arco della gestione dell’Eni (1954-94) e l’inizio di quello successivo della statunitense General Electric.
Quanto scritto da Michele Stangarone è la storia appassionante di una scommessa, quella che in pochi decenni un’azienda possa risorgere quasi da zero all’eccellenza dando all’Italia lavoro e prestigio nel mondo. Il libro – fitto di foto – racconta tutto passo dopo passo, innovazione dopo innovazione.
Nuovo Pignone 1954-1999. Un’entusiasmante storia tecnica. Da Firenze all’Italia al mondo
Michele Stangarone
Giunti Editore, 2024


Le vicende del Nuovo Pignone raccontate tra innovazione e persone
Un’avventura industriale con più di 180 anni di storia che continua ancora oggi. È quella della Pignone di Firenze che, seppur con nomi diversi, “vive” dal 1842. Leggere delle vicende di quest’azienda è istruttivo e interessante. E lo si può fare, almeno per la parte più recente della storia, con il libro di Michele Stangarone “Nuovo Pignone 1954-1999. Un’entusiasmante storia tecnica. Da Firenze all’Italia al mondo” da qualche mese dato alle stampe.
Tutto, come si è detto, nasce nel 1842 quando a Firenze sulla riva meridionale dell’Arno la Fonderia del Pignone inizia la sua attività che in più di un secolo la porta a diventare una delle maggiori realtà produttive fiorentine inserita nel tessuto industriale e lavorativo della città. La fine della Seconda guerra mondiale pone però la Pignone di fronte a una gravissima crisi di riconversione e sull’orlo della chiusura. Una grande mobilitazione collettiva e l’intervento del governo si concludono però con l’acquisizione da parte dell’Eni di Enrico Mattei e la nascita del Nuovo Pignone. È da qui che inizia il libro di Stangarone.
Questo testo raccoglie alcune delle pietre miliari della storia tecnica dell’azienda, veri e propri momenti di svolta che dal 1954 al 1999 ne cambiano radicalmente il corso. Il libro, in particolare, copre tutto l’arco della gestione dell’Eni (1954-94) e l’inizio di quello successivo della statunitense General Electric.
Quanto scritto da Michele Stangarone è la storia appassionante di una scommessa, quella che in pochi decenni un’azienda possa risorgere quasi da zero all’eccellenza dando all’Italia lavoro e prestigio nel mondo. Il libro – fitto di foto – racconta tutto passo dopo passo, innovazione dopo innovazione.
Nuovo Pignone 1954-1999. Un’entusiasmante storia tecnica. Da Firenze all’Italia al mondo
Michele Stangarone
Giunti Editore, 2024