Organizzazione come strumento di crescita
Appena pubblicato un libro che sintetizza obiettivo e strumenti dei metodi organizzativi
Organizzare e organizzarsi. Tema cruciale per ogni azienda così come per chi ci lavora. Tema solo apparentemente scontato e invece tutto da esplorare. Leggere “Sapersi organizzare. Piani, obiettivi, traguardi e altre sfide quotidiane”, scritto da Franco Fraccaroli e appena pubblicato, aiuta per davvero a comprendere quando e in che modo mettere mano ad un’organizzazione (della produzione ma anche in qualsiasi altro campo).
Fraccaroli insegna Psicologia del lavoro e delle organizzazioni nell’Università di Trento e mette tutta la sua competenza nello spiegare, prima di tutto, che “osservando l’attuale mondo produttivo (…)” è possibile sottolineare “come il lavoro stia diventando sempre più virtuale, mobile, autogestito. In conseguenza di questo trend vedremo in futuro sempre meno «persone nelle organizzazioni» e sempre più «organizzazione nelle persone». Ciò significa che è drasticamente aumentata, ed è destinata ad aumentare ancora di più in futuro, la responsabilità individuale nel gestire il proprio lavoro”. Compito cruciale per tutti, quindi, quello dell’organizzazione.
Ma come rispondere? Fraccaroli scrive che sono possibili soluzioni “per mantenere un accettabile equilibrio tra noi stessi, le cose che facciamo e il nostro futuro”. E che “autorganizzarsi significa fare progetti, metterli in atto e cercare di dare una forma per noi accettabile a ciò che ci accade oggi e ci aspetta domani”.
Il libro quindi inizia mettendo a fuoco il concetto di “governo del futuro” che si trasforma nella necessità di “darsi delle mete” e quindi adottare le soluzioni corrette per raggiungerle con accorgimenti come la capacità di “imparare dagli errori” così come quella di progettare non da soli ma insieme alla comunità in cui ci si trova e riuscire anche a governare l’uso del tempo.
Scrive Fraccaroli nelle sue conclusioni: “Sapersi organizzare significa costruire delle solide strutture mentali, dotate di senso e dalla forma ben definita, basate su una serie di elementi prioritari (come vorrei essere; come vorrei fosse il mio futuro) da cui conseguono processi secondari: erogare energia, raccogliere feedback, pianificare, valutare, prendere l’iniziativa, adattarsi”. E poi ancora: “Per noi sapersi organizzare è un articolato processo psicologico che non è riconducibile a una serie frammentata di competenze operative”. Cammino tortuoso, quindi, quello dell’organizzazione personale e di comunità. Cammino lungo il quale cresce anche la buona cultura d’impresa e che è più facile percorrere dopo aver letto il libro di Franco Fraccaroli.
Sapersi organizzare. Piani, obiettivi, traguardi e altre sfide quotidiane
Franco Fraccaroli
il Mulino, 2021
Appena pubblicato un libro che sintetizza obiettivo e strumenti dei metodi organizzativi
Organizzare e organizzarsi. Tema cruciale per ogni azienda così come per chi ci lavora. Tema solo apparentemente scontato e invece tutto da esplorare. Leggere “Sapersi organizzare. Piani, obiettivi, traguardi e altre sfide quotidiane”, scritto da Franco Fraccaroli e appena pubblicato, aiuta per davvero a comprendere quando e in che modo mettere mano ad un’organizzazione (della produzione ma anche in qualsiasi altro campo).
Fraccaroli insegna Psicologia del lavoro e delle organizzazioni nell’Università di Trento e mette tutta la sua competenza nello spiegare, prima di tutto, che “osservando l’attuale mondo produttivo (…)” è possibile sottolineare “come il lavoro stia diventando sempre più virtuale, mobile, autogestito. In conseguenza di questo trend vedremo in futuro sempre meno «persone nelle organizzazioni» e sempre più «organizzazione nelle persone». Ciò significa che è drasticamente aumentata, ed è destinata ad aumentare ancora di più in futuro, la responsabilità individuale nel gestire il proprio lavoro”. Compito cruciale per tutti, quindi, quello dell’organizzazione.
Ma come rispondere? Fraccaroli scrive che sono possibili soluzioni “per mantenere un accettabile equilibrio tra noi stessi, le cose che facciamo e il nostro futuro”. E che “autorganizzarsi significa fare progetti, metterli in atto e cercare di dare una forma per noi accettabile a ciò che ci accade oggi e ci aspetta domani”.
Il libro quindi inizia mettendo a fuoco il concetto di “governo del futuro” che si trasforma nella necessità di “darsi delle mete” e quindi adottare le soluzioni corrette per raggiungerle con accorgimenti come la capacità di “imparare dagli errori” così come quella di progettare non da soli ma insieme alla comunità in cui ci si trova e riuscire anche a governare l’uso del tempo.
Scrive Fraccaroli nelle sue conclusioni: “Sapersi organizzare significa costruire delle solide strutture mentali, dotate di senso e dalla forma ben definita, basate su una serie di elementi prioritari (come vorrei essere; come vorrei fosse il mio futuro) da cui conseguono processi secondari: erogare energia, raccogliere feedback, pianificare, valutare, prendere l’iniziativa, adattarsi”. E poi ancora: “Per noi sapersi organizzare è un articolato processo psicologico che non è riconducibile a una serie frammentata di competenze operative”. Cammino tortuoso, quindi, quello dell’organizzazione personale e di comunità. Cammino lungo il quale cresce anche la buona cultura d’impresa e che è più facile percorrere dopo aver letto il libro di Franco Fraccaroli.
Sapersi organizzare. Piani, obiettivi, traguardi e altre sfide quotidiane
Franco Fraccaroli
il Mulino, 2021