L’impresa come è stata, com’è e come sarà
L’ultimo libro di Giulio Sapelli esplora storia, presente e futuro delle organizzazioni della produzione dandone un’interpretazione originale
L’universo delle imprese variegato eppure connotato da tratti comuni. Le loro risposte non solo alla storia ma anche al presente, in vista di un futuro che si fa ogni giorno più complesso. Chi ragiona di cultura d’impresa, del suo mutare e delle forme che di volta in volta assume nelle singole organizzazioni della produzione, ha bisogno anche di istantanee che guardino ai tempi lunghi dell’evoluzione dei sistemi produttivi e che riescano a dire qualcosa anche circa il presente. Leggere “Perché esistono le imprese e come sono fatte”, ultima fatica letteraria di Giulio Sapelli, serve proprio per questo.
Lettura non certo facile e semplice, quella di Sapelli è comunque stimolante e, spesso, provocante. Lettura che va fatta, comunque.
Il ragionamento condotto dall’autore è che negli ultimi anni le imprese hanno attraversato, e stanno attraversando, una profondissima crisi dovuta al mutare degli equilibri mondiali, che hanno saputo affrontare mettendo in campo una grande capacità di resilienza, adattamento e trasformazione. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa sta succedendo, secondo Sapelli, è necessario risalire indietro nel tempo, ragionare su quanto è accaduto usando tutti gli strumenti conoscitivi a disposizione forniti dalla storia, dall’economia, dalla sociologia. E’ quanto fa Sapelli in un libro densissimo che parte dalla piccola impresa e arriva alle imprese pubbliche, alle grandi imprese private e alle cooperative, costruendo una visione planetaria di un’impresa “oltre la nazione”. L’autore tocca anche alcuni punti cruciali del tema come quelli dell’organizzazione, del lavoro e della cittadinanza con riferimento alla produzione.
Riedizione e rifacimento di un lavoro già composto vent’anni fa, “Perché esistono le imprese e come sono fatte” è un libro con il cui contenuto non tutti saranno d’accordo e in sintonia, fitto di riferimenti e citazioni (che spesso occorre avere sottomano per capirne utilità e senso), il testo è una scalata lungo un ragionamento articolato e affascinante, ma pur sempre una scalata. Scrive l’autore: “La polifonia delle forme d’impresa e la buona governance sono le architravi culturali e morali della possibilità di continuare a costruire il futuro, grazie alla diversità delle forme d’impresa socialmente trasformate e alla potenza della soggettività della persona”.
Perché esistono le imprese e come sono fatte
Giulio Sapelli
Guerini, 2019
L’ultimo libro di Giulio Sapelli esplora storia, presente e futuro delle organizzazioni della produzione dandone un’interpretazione originale
L’universo delle imprese variegato eppure connotato da tratti comuni. Le loro risposte non solo alla storia ma anche al presente, in vista di un futuro che si fa ogni giorno più complesso. Chi ragiona di cultura d’impresa, del suo mutare e delle forme che di volta in volta assume nelle singole organizzazioni della produzione, ha bisogno anche di istantanee che guardino ai tempi lunghi dell’evoluzione dei sistemi produttivi e che riescano a dire qualcosa anche circa il presente. Leggere “Perché esistono le imprese e come sono fatte”, ultima fatica letteraria di Giulio Sapelli, serve proprio per questo.
Lettura non certo facile e semplice, quella di Sapelli è comunque stimolante e, spesso, provocante. Lettura che va fatta, comunque.
Il ragionamento condotto dall’autore è che negli ultimi anni le imprese hanno attraversato, e stanno attraversando, una profondissima crisi dovuta al mutare degli equilibri mondiali, che hanno saputo affrontare mettendo in campo una grande capacità di resilienza, adattamento e trasformazione. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa sta succedendo, secondo Sapelli, è necessario risalire indietro nel tempo, ragionare su quanto è accaduto usando tutti gli strumenti conoscitivi a disposizione forniti dalla storia, dall’economia, dalla sociologia. E’ quanto fa Sapelli in un libro densissimo che parte dalla piccola impresa e arriva alle imprese pubbliche, alle grandi imprese private e alle cooperative, costruendo una visione planetaria di un’impresa “oltre la nazione”. L’autore tocca anche alcuni punti cruciali del tema come quelli dell’organizzazione, del lavoro e della cittadinanza con riferimento alla produzione.
Riedizione e rifacimento di un lavoro già composto vent’anni fa, “Perché esistono le imprese e come sono fatte” è un libro con il cui contenuto non tutti saranno d’accordo e in sintonia, fitto di riferimenti e citazioni (che spesso occorre avere sottomano per capirne utilità e senso), il testo è una scalata lungo un ragionamento articolato e affascinante, ma pur sempre una scalata. Scrive l’autore: “La polifonia delle forme d’impresa e la buona governance sono le architravi culturali e morali della possibilità di continuare a costruire il futuro, grazie alla diversità delle forme d’impresa socialmente trasformate e alla potenza della soggettività della persona”.
Perché esistono le imprese e come sono fatte
Giulio Sapelli
Guerini, 2019