Imprenditori a tutto tondo
La fotografia di un’imprenditorialità intimamente legata al contesto nel quale agisce
Le indagini intorno all’imprenditore non sono ancora terminate. Ed è giusto che sia così. Essere imprenditori è cosa multiforme, una concreta avventura dello spirito, qualcosa di unico per alcuni, fonte di ricchezza per molti. E’ sempre un’attività che cambia a seconda dei soggetti e delle circostanze, della storia attorno, di quanto è accaduto prima e di quanto accade nello stesso istante dell’agire imprenditoriale.
Leggere “Imprenditorialità strategica: una nuova prospettiva” di Massimiliano Vesci da poco pubblicato, è una bella cosa da fare se si vuole capire di più e meglio dei legami fra la figura e l’agire imprenditoriale e il contesto. Il tratto dal quale il libro prende le mosse è la constatazione che stia “maturando oggi una generale crescente consapevolezza del potenziale impatto che il comportamento degli imprenditori ha, non solo sulla crescita economica, ma anche su molti altri aspetti della vita degli individui e della società nel suo complesso”. Figure importanti (sempre di più) quelle degli imprenditori dunque. Ma, è l’opinione di Vesci, occorre “(ri)pensare il modello di imprenditorialità, riconoscendo in aggiunta il ruolo del territorio (e delle comunità locali) nell’influenzare il modello di imprenditorialità stesso, soprattutto nel vasto contesto delle PMI”.
Territorio e agire d’impresa intimamente legati quindi, in un intreccio che va compreso a fondo, perché è da questo che oggi prende corpo l’importanza stessa dell’impresa.
Per affrontare questo complesso di temi, Vesci inizia dalla fotografia dell’imprenditorialità nel XXI secolo per poi passare a ragionare sulla trasformazione della figura dell’imprenditore da concetto solamente economico a qualcosa di più strategico non solo per l’organizzazione della produzione. Vesci quindi affronta il ruolo del territorio e poi quello dell’Humane Entrepreneurship quale “postura strategica imprenditoriale allargata”. E’ da questo concetto che Vesci delinea un ritratto nuovo di imprenditore come personaggio totalmente collegato al territorio, alle sue responsabilità e alla sostenibilità del suo agire.
Leggere quanto scritto da Massimiliano Vesci potrà certamente aggiungere qualcosa di buono all’idea che ognuno di noi ha dell’agire d’impresa.
Imprenditorialità strategica: una nuova prospettiva
Massimiliano Vesci
Giappichelli, giugno 2018


La fotografia di un’imprenditorialità intimamente legata al contesto nel quale agisce
Le indagini intorno all’imprenditore non sono ancora terminate. Ed è giusto che sia così. Essere imprenditori è cosa multiforme, una concreta avventura dello spirito, qualcosa di unico per alcuni, fonte di ricchezza per molti. E’ sempre un’attività che cambia a seconda dei soggetti e delle circostanze, della storia attorno, di quanto è accaduto prima e di quanto accade nello stesso istante dell’agire imprenditoriale.
Leggere “Imprenditorialità strategica: una nuova prospettiva” di Massimiliano Vesci da poco pubblicato, è una bella cosa da fare se si vuole capire di più e meglio dei legami fra la figura e l’agire imprenditoriale e il contesto. Il tratto dal quale il libro prende le mosse è la constatazione che stia “maturando oggi una generale crescente consapevolezza del potenziale impatto che il comportamento degli imprenditori ha, non solo sulla crescita economica, ma anche su molti altri aspetti della vita degli individui e della società nel suo complesso”. Figure importanti (sempre di più) quelle degli imprenditori dunque. Ma, è l’opinione di Vesci, occorre “(ri)pensare il modello di imprenditorialità, riconoscendo in aggiunta il ruolo del territorio (e delle comunità locali) nell’influenzare il modello di imprenditorialità stesso, soprattutto nel vasto contesto delle PMI”.
Territorio e agire d’impresa intimamente legati quindi, in un intreccio che va compreso a fondo, perché è da questo che oggi prende corpo l’importanza stessa dell’impresa.
Per affrontare questo complesso di temi, Vesci inizia dalla fotografia dell’imprenditorialità nel XXI secolo per poi passare a ragionare sulla trasformazione della figura dell’imprenditore da concetto solamente economico a qualcosa di più strategico non solo per l’organizzazione della produzione. Vesci quindi affronta il ruolo del territorio e poi quello dell’Humane Entrepreneurship quale “postura strategica imprenditoriale allargata”. E’ da questo concetto che Vesci delinea un ritratto nuovo di imprenditore come personaggio totalmente collegato al territorio, alle sue responsabilità e alla sostenibilità del suo agire.
Leggere quanto scritto da Massimiliano Vesci potrà certamente aggiungere qualcosa di buono all’idea che ognuno di noi ha dell’agire d’impresa.
Imprenditorialità strategica: una nuova prospettiva
Massimiliano Vesci
Giappichelli, giugno 2018