Cultura, genere e impresa, intreccio virtuoso
Sintetizzati in un articolo le relazioni importanti tra elementi solo in apparenza diversi delle organizzazioni della produzione
Capire il senso vero dell’impresa dalle persone che la animano e la rendono viva. Questione di cultura e di approccio conseguente. Tema che deve prendere forma dal contesto in cui l’impresa nasce e cresce, dalla cultura più ampia in cui si muove, dal territorio, dalla sua storia, dalle persone che lo vivono. Relazioni complesse quelle tra cultura, umanità e impresa. Rapporti che vanno compresi e attorno ai quali ragiona Emmanuel Adeyemi con il suo “Culture, Gender, and Business” contributo da poco pubblicato che sottolinea, appunto, l’importanza “di – scrive lo stesso autore -, comprendere come questi fattori si intersecano e influenzano vari aspetti del mondo degli affari, comprese le pratiche organizzative, gli stili di leadership, le dinamiche del posto di lavoro e i risultati economici”.
Adeyemi esplora quindi il modo in cui i fattori culturali modellano i ruoli, le aspettative e le opportunità di genere nel contesto aziendale; e discute le implicazioni delle influenze culturali sulla partecipazione, sul progresso e sulle esperienze complessive delle donne nel mondo degli affari. La ricerca si compone di tre parti fondamentali. La prima, approfondisce i casi della cultura e delle imprese in Paesi come Cina, India, Israele, Giappone. La seconda tocca le relazioni tra il fare impresa e la religione. La terza parte approfondisce la questione di genere nelle organizzazioni della produzione.
Comprendere l’interazione tra cultura, genere e impresa – la conclusione di Emmanuel Adeyemi -, è essenziale non solo per promuovere luoghi di lavoro inclusivi e diversificati. Le organizzazioni che abbracciano la diversità culturale e l’uguaglianza di genere, viene precisato, “tendono a mostrare maggiore creatività, innovazione e adattabilità. Beneficiano inoltre di una maggiore soddisfazione dei dipendenti, di migliori processi decisionali e di migliori prestazioni finanziarie”.
L’analisi di Emmanuel Adeyemi ha il merito di sintetizzare in poche pagine chiare un tema complesso e in evoluzione, che deve essere recepito per davvero nelle aziende e che ha l’effetto di cambiare radicalmente la cultura del produrre.
Adeyemi Emmanuel
M.A History and Strategic Studies, University of Lagos, Akoka.
Sintetizzati in un articolo le relazioni importanti tra elementi solo in apparenza diversi delle organizzazioni della produzione
Capire il senso vero dell’impresa dalle persone che la animano e la rendono viva. Questione di cultura e di approccio conseguente. Tema che deve prendere forma dal contesto in cui l’impresa nasce e cresce, dalla cultura più ampia in cui si muove, dal territorio, dalla sua storia, dalle persone che lo vivono. Relazioni complesse quelle tra cultura, umanità e impresa. Rapporti che vanno compresi e attorno ai quali ragiona Emmanuel Adeyemi con il suo “Culture, Gender, and Business” contributo da poco pubblicato che sottolinea, appunto, l’importanza “di – scrive lo stesso autore -, comprendere come questi fattori si intersecano e influenzano vari aspetti del mondo degli affari, comprese le pratiche organizzative, gli stili di leadership, le dinamiche del posto di lavoro e i risultati economici”.
Adeyemi esplora quindi il modo in cui i fattori culturali modellano i ruoli, le aspettative e le opportunità di genere nel contesto aziendale; e discute le implicazioni delle influenze culturali sulla partecipazione, sul progresso e sulle esperienze complessive delle donne nel mondo degli affari. La ricerca si compone di tre parti fondamentali. La prima, approfondisce i casi della cultura e delle imprese in Paesi come Cina, India, Israele, Giappone. La seconda tocca le relazioni tra il fare impresa e la religione. La terza parte approfondisce la questione di genere nelle organizzazioni della produzione.
Comprendere l’interazione tra cultura, genere e impresa – la conclusione di Emmanuel Adeyemi -, è essenziale non solo per promuovere luoghi di lavoro inclusivi e diversificati. Le organizzazioni che abbracciano la diversità culturale e l’uguaglianza di genere, viene precisato, “tendono a mostrare maggiore creatività, innovazione e adattabilità. Beneficiano inoltre di una maggiore soddisfazione dei dipendenti, di migliori processi decisionali e di migliori prestazioni finanziarie”.
L’analisi di Emmanuel Adeyemi ha il merito di sintetizzare in poche pagine chiare un tema complesso e in evoluzione, che deve essere recepito per davvero nelle aziende e che ha l’effetto di cambiare radicalmente la cultura del produrre.
Adeyemi Emmanuel
M.A History and Strategic Studies, University of Lagos, Akoka.