Tra casa e lavoro: abitazioni per i dipendenti e mobilità
L’edilizia per i dipendenti e l’efficientamento della mobilità nel tragitto casa-lavoro sono due tematiche che scandiscono anche l’evoluzione dei servizi di welfare. Dopo i contributi per pagare gli affitti istituiti nei primi anni di attività dell’azienda, nel 1920 viene promossa la prima iniziativa di edilizia popolare: in collaborazione con l’Istituto Autonomo per le Case Popolari ed Economiche di Milano, Pirelli promuove la realizzazione del “Borgo Pirelli”, un villaggio di case adiacente allo stabilimento della Bicocca costituito da 1.200 alloggi da assegnarsi in affitto ai dipendenti a prezzi agevolati. Progettato dagli ingegneri pirelliani Giacomo Loria e Pietro Allodi secondo il criterio del villaggio-giardino, “in armonia con le moderne massime sulla erezione dei borghi operai”, si legge in un articolo del “Monitore Tecnico” dedicato all’iniziativa, è costituito da villette e da giardini, “distribuiti in ragione di 100 mq per ogni appartamento”. Dal 1951 al 1953, nell’ambito dell’iniziativa statale INA-casa per risolvere il problema abitativo nel dopoguerra, il Gruppo Pirelli prosegue l’opera di edificazione di case popolari per i propri dipendenti, realizzando una serie di abitazioni a Milano (nei quartieri Suzzani, via Latisana, Ripamonti) e in altre 12 località sede di stabilimenti del Gruppo: Cinisello Balsamo – con la costruzione di un vero e proprio “villaggio Pirelli” di 16 fabbricati, poi ulteriormente ampliato – Cusano Milanino, Seregno, Monza, Pizzighettone, Rovereto, Arona, Livorno, Napoli, Torino, Vercurago, Tivoli. Altri alloggi si aggiungono nel 1955, tra il 1957 e il 1958, con la costruzione di un nuovo villaggio tra Cinisello Balsamo e Cusano Milanino, e nel 1960.
Oggi, in un mondo sempre più in trasformazione, con l’avvento delle smart city e della green mobility, l’azienda si impegna nell’ottimizzazione del percorso tra abitazione e ufficio. Sono diverse le offerte per migliorare e rendere più sostenibile la mobilità dei propri lavoratori nel tragitto casa-lavoro, dalla possibilità di richiedere direttamente in azienda abbonamenti a treni e mezzi pubblici – rimborsabili anche attraverso la conversione in servizi welfare del premio di risultato aziendale – a spogliatoi e docce a disposizione di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto, fino a un servizio di noleggio di e-bike completamente gratuito.
L’edilizia per i dipendenti e l’efficientamento della mobilità nel tragitto casa-lavoro sono due tematiche che scandiscono anche l’evoluzione dei servizi di welfare. Dopo i contributi per pagare gli affitti istituiti nei primi anni di attività dell’azienda, nel 1920 viene promossa la prima iniziativa di edilizia popolare: in collaborazione con l’Istituto Autonomo per le Case Popolari ed Economiche di Milano, Pirelli promuove la realizzazione del “Borgo Pirelli”, un villaggio di case adiacente allo stabilimento della Bicocca costituito da 1.200 alloggi da assegnarsi in affitto ai dipendenti a prezzi agevolati. Progettato dagli ingegneri pirelliani Giacomo Loria e Pietro Allodi secondo il criterio del villaggio-giardino, “in armonia con le moderne massime sulla erezione dei borghi operai”, si legge in un articolo del “Monitore Tecnico” dedicato all’iniziativa, è costituito da villette e da giardini, “distribuiti in ragione di 100 mq per ogni appartamento”. Dal 1951 al 1953, nell’ambito dell’iniziativa statale INA-casa per risolvere il problema abitativo nel dopoguerra, il Gruppo Pirelli prosegue l’opera di edificazione di case popolari per i propri dipendenti, realizzando una serie di abitazioni a Milano (nei quartieri Suzzani, via Latisana, Ripamonti) e in altre 12 località sede di stabilimenti del Gruppo: Cinisello Balsamo – con la costruzione di un vero e proprio “villaggio Pirelli” di 16 fabbricati, poi ulteriormente ampliato – Cusano Milanino, Seregno, Monza, Pizzighettone, Rovereto, Arona, Livorno, Napoli, Torino, Vercurago, Tivoli. Altri alloggi si aggiungono nel 1955, tra il 1957 e il 1958, con la costruzione di un nuovo villaggio tra Cinisello Balsamo e Cusano Milanino, e nel 1960.
Oggi, in un mondo sempre più in trasformazione, con l’avvento delle smart city e della green mobility, l’azienda si impegna nell’ottimizzazione del percorso tra abitazione e ufficio. Sono diverse le offerte per migliorare e rendere più sostenibile la mobilità dei propri lavoratori nel tragitto casa-lavoro, dalla possibilità di richiedere direttamente in azienda abbonamenti a treni e mezzi pubblici – rimborsabili anche attraverso la conversione in servizi welfare del premio di risultato aziendale – a spogliatoi e docce a disposizione di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto, fino a un servizio di noleggio di e-bike completamente gratuito.