Piero Pirelli, una vita tra industria, impegno sociale e passione sportiva
Primogenito di Giovanni Battista Pirelli e Maria Sormani, Piero Pirelli è stato protagonista della storia del gruppo industriale fondato dal padre nel 1872. Nato nel 1881, sin da adolescente viene avviato – con il fratello Alberto, di un anno più giovane – all’attività aziendale, affiancando il padre sia nello stabilimento di via Ponte Seveso, sia nelle campagne di posa dei cavi telegrafici sottomarini con la nave “Città di Milano” o nei viaggi di affari all’estero. Nel 1903 entrambi i fratelli conseguono la laurea in scienze giuridiche presso l’Università di Genova e l’anno seguente sono ufficialmente associati al padre nella gerenza della società. La forte espansione internazionale avviata dal Gruppo in quegli anni porta i fratelli ad alternarsi in frequenti viaggi all’estero. Nel 1904 Piero è a Saint Louis per sovrintendere alla partecipazione della Pirelli all’esposizione universale tenutasi in quella città; successivamente tornerà diverse volte negli Stati Uniti così come in Spagna, per seguire direttamente gli stabilimenti nel Paese. Durante la prima guerra mondiale Piero presta servizio come ufficiale di cavalleria presso il Comando Supremo. Rientrato in azienda, nel 1920 viene nominato, insieme al fratello, amministratore delegato delle due società neo-costituite nell’ambito di una ristrutturazione: la Società Italiana Pirelli (poi Pirelli S.p.A) e la Compagnie Internationale Pirelli, holding del gruppo estero. Da questo momento l’attività dei due fratelli si specializza maggiormente. Mentre Alberto si occupa soprattutto dei rapporti internazionali e dell’attività all’estero, Piero si dedica alle attività italiane, alle relazioni sindacali e alle iniziative di welfare. È lui a condurre le trattative per la riduzione dell’orario di lavoro da 60 a 48 ore, nel 1919, e nel 1946 promuove la Fondazione Piero e Alberto Pirelli per l’assistenza ai dipendenti anziani dell’azienda. Nel 1932 alla morte del padre, Piero viene nominato presidente del Gruppo, carica che mantiene fino alla morte, avvenuta il 7 agosto 1956. Appassionato di sport, nel 1899 contribuisce alla fondazione del Milan Football Club (di cui è presidente tra il 1909 e il 1929) e alla costruzione dello stadio di San Siro, nel 1926. La sua è stata un’esistenza spesa tra impresa, impegno nel sociale e grande passione per lo sport.
Primogenito di Giovanni Battista Pirelli e Maria Sormani, Piero Pirelli è stato protagonista della storia del gruppo industriale fondato dal padre nel 1872. Nato nel 1881, sin da adolescente viene avviato – con il fratello Alberto, di un anno più giovane – all’attività aziendale, affiancando il padre sia nello stabilimento di via Ponte Seveso, sia nelle campagne di posa dei cavi telegrafici sottomarini con la nave “Città di Milano” o nei viaggi di affari all’estero. Nel 1903 entrambi i fratelli conseguono la laurea in scienze giuridiche presso l’Università di Genova e l’anno seguente sono ufficialmente associati al padre nella gerenza della società. La forte espansione internazionale avviata dal Gruppo in quegli anni porta i fratelli ad alternarsi in frequenti viaggi all’estero. Nel 1904 Piero è a Saint Louis per sovrintendere alla partecipazione della Pirelli all’esposizione universale tenutasi in quella città; successivamente tornerà diverse volte negli Stati Uniti così come in Spagna, per seguire direttamente gli stabilimenti nel Paese. Durante la prima guerra mondiale Piero presta servizio come ufficiale di cavalleria presso il Comando Supremo. Rientrato in azienda, nel 1920 viene nominato, insieme al fratello, amministratore delegato delle due società neo-costituite nell’ambito di una ristrutturazione: la Società Italiana Pirelli (poi Pirelli S.p.A) e la Compagnie Internationale Pirelli, holding del gruppo estero. Da questo momento l’attività dei due fratelli si specializza maggiormente. Mentre Alberto si occupa soprattutto dei rapporti internazionali e dell’attività all’estero, Piero si dedica alle attività italiane, alle relazioni sindacali e alle iniziative di welfare. È lui a condurre le trattative per la riduzione dell’orario di lavoro da 60 a 48 ore, nel 1919, e nel 1946 promuove la Fondazione Piero e Alberto Pirelli per l’assistenza ai dipendenti anziani dell’azienda. Nel 1932 alla morte del padre, Piero viene nominato presidente del Gruppo, carica che mantiene fino alla morte, avvenuta il 7 agosto 1956. Appassionato di sport, nel 1899 contribuisce alla fondazione del Milan Football Club (di cui è presidente tra il 1909 e il 1929) e alla costruzione dello stadio di San Siro, nel 1926. La sua è stata un’esistenza spesa tra impresa, impegno nel sociale e grande passione per lo sport.