Girolamo Bombelli, sulle tracce di una collaborazione nel segno della fotografia industriale
Si è recentemente si è conclusa a San Pietroburgo la mostra dal titolo “L’Italia s’industria 1920-1960“, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della città e dall’ICCD, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. La mostra, curata da Francesca Fabiani, ha raccontato lo sviluppo industriale italiano dagli anni Venti al 1960 attraverso gli scatti di Girolamo Bombelli e, come spiega la curatrice, “Le fotografie del fondo Bombelli restituiscono l’immagine di un’Italia operosa, alle prese con le prime esperienze di imprenditoria su larga scala che videro l’affermarsi di alcuni “brand” diventati poi leggendari: la Martini & Rossi, la Pirelli, la Bassetti e molti altri”. Nei primi anni Venti la Pirelli era per la verità un’impresa multinazionale già più che affermata che celebrava, nel 1922, i 50 anni di attività.
E proprio alle celebrazioni del cinquantenario è legata gran parte dell’attività svolta da Bombelli per la Pirelli. Un primo studio sulle sue fotografie di soggetto industriale da parte di Valeria Bianconi – sfociato nella tesi di laurea dal titolo “Un esempio concreto di fotografia industriale in Italia: la Pirelli nel suo insediamento Bicocca nel fondo Bombelli-Cattaneo dell’ICCD” – ha consentito di attribuire al fotografo una serie di scatti conservati presso il nostro Archivio Storico. Si tratta di un corpus di fotografie raccolto nel 1922: due album a fogli sciolti dedicati agli stabilimenti e alle produzioni, e due album dedicati alle piantagioni di alberi da caucciù che la Pirelli possedeva in Indonesia. I due album dal titolo “Gli stabilimenti della società Pirelli nel 1922” rappresentano, attraverso stampe fotografiche 18 x 24 cm incollate su cartoncino, alcune vedute esterne e di reparto dei due stabilimenti Pirelli di Milano (via Ponte Seveso e Bicocca) per la produzione di articoli vari, pneumatici e cavi. Un’ultima sezione è dedicata ai “servizi” (magazzino spedizioni, pompieri, infermeria, ecc.). Le fotografie riportano una didascalia sul cartoncino relativa al soggetto ritratto e alcune di queste immagini sono state rintracciate anche nell’archivio del fotografo Spartaco Zampi di Udine, che ha lavorato a Milano tra il 1916 e il 1918.
Purtroppo poco si sa del rapporto di Girolamo Bombelli con la Pirelli. Nato a Milano nel 1882, la sua attività è strettamente legata a quella dello stabilimento grafico Alfieri & Lacroix, fondato nel 1890 da Emilio Alfieri ed Edoardo Lacroix, dal dopoguerra una delle maggiori industrie tipografiche in Italia. Presumibilmente in questo periodo Bombelli apre il suo studio presso la sede della casa editrice e tipografia – come conferma il timbro sul verso di alcune fotografie conservate presso il nostro Archivio Storico, che reca l’indirizzo di via Mantegna n. 6 a Milano – fornendo il materiale fotografico per le pubblicazioni.
La Alfieri & Lacroix, che a partire dagli anni Dieci del Novecento cura la stampa di numerose pubblicazioni della Pirelli & C. (cataloghi, listini, cartoline e opuscoli sulla società), nel 1922 si occupa anche della stampa del volume giubilare “Pirelli & C. nel suo cinquantenario”, che si inserisce tra le iniziative per le celebrazioni, e in cui sono pubblicate alcune fotografie di Bombelli. Il fotografo continua a collaborare con Pirelli nel corso degli anni Venti e Trenta, scattando reportage di interni ed esterni di stabilimenti, filiali e negozi. Immagini che restituiscono la memoria dell’impresa, dei suoi prodotti e del lavoro industriale moderno, rappresentazioni emblematiche del progresso.
Si è recentemente si è conclusa a San Pietroburgo la mostra dal titolo “L’Italia s’industria 1920-1960“, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della città e dall’ICCD, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. La mostra, curata da Francesca Fabiani, ha raccontato lo sviluppo industriale italiano dagli anni Venti al 1960 attraverso gli scatti di Girolamo Bombelli e, come spiega la curatrice, “Le fotografie del fondo Bombelli restituiscono l’immagine di un’Italia operosa, alle prese con le prime esperienze di imprenditoria su larga scala che videro l’affermarsi di alcuni “brand” diventati poi leggendari: la Martini & Rossi, la Pirelli, la Bassetti e molti altri”. Nei primi anni Venti la Pirelli era per la verità un’impresa multinazionale già più che affermata che celebrava, nel 1922, i 50 anni di attività.
E proprio alle celebrazioni del cinquantenario è legata gran parte dell’attività svolta da Bombelli per la Pirelli. Un primo studio sulle sue fotografie di soggetto industriale da parte di Valeria Bianconi – sfociato nella tesi di laurea dal titolo “Un esempio concreto di fotografia industriale in Italia: la Pirelli nel suo insediamento Bicocca nel fondo Bombelli-Cattaneo dell’ICCD” – ha consentito di attribuire al fotografo una serie di scatti conservati presso il nostro Archivio Storico. Si tratta di un corpus di fotografie raccolto nel 1922: due album a fogli sciolti dedicati agli stabilimenti e alle produzioni, e due album dedicati alle piantagioni di alberi da caucciù che la Pirelli possedeva in Indonesia. I due album dal titolo “Gli stabilimenti della società Pirelli nel 1922” rappresentano, attraverso stampe fotografiche 18 x 24 cm incollate su cartoncino, alcune vedute esterne e di reparto dei due stabilimenti Pirelli di Milano (via Ponte Seveso e Bicocca) per la produzione di articoli vari, pneumatici e cavi. Un’ultima sezione è dedicata ai “servizi” (magazzino spedizioni, pompieri, infermeria, ecc.). Le fotografie riportano una didascalia sul cartoncino relativa al soggetto ritratto e alcune di queste immagini sono state rintracciate anche nell’archivio del fotografo Spartaco Zampi di Udine, che ha lavorato a Milano tra il 1916 e il 1918.
Purtroppo poco si sa del rapporto di Girolamo Bombelli con la Pirelli. Nato a Milano nel 1882, la sua attività è strettamente legata a quella dello stabilimento grafico Alfieri & Lacroix, fondato nel 1890 da Emilio Alfieri ed Edoardo Lacroix, dal dopoguerra una delle maggiori industrie tipografiche in Italia. Presumibilmente in questo periodo Bombelli apre il suo studio presso la sede della casa editrice e tipografia – come conferma il timbro sul verso di alcune fotografie conservate presso il nostro Archivio Storico, che reca l’indirizzo di via Mantegna n. 6 a Milano – fornendo il materiale fotografico per le pubblicazioni.
La Alfieri & Lacroix, che a partire dagli anni Dieci del Novecento cura la stampa di numerose pubblicazioni della Pirelli & C. (cataloghi, listini, cartoline e opuscoli sulla società), nel 1922 si occupa anche della stampa del volume giubilare “Pirelli & C. nel suo cinquantenario”, che si inserisce tra le iniziative per le celebrazioni, e in cui sono pubblicate alcune fotografie di Bombelli. Il fotografo continua a collaborare con Pirelli nel corso degli anni Venti e Trenta, scattando reportage di interni ed esterni di stabilimenti, filiali e negozi. Immagini che restituiscono la memoria dell’impresa, dei suoi prodotti e del lavoro industriale moderno, rappresentazioni emblematiche del progresso.