Anni Settanta: la personality promotion
All’inizio degli anni Settanta, nel messaggio pubblicitario dei pneumatici Pirelli irrompe un nuovo protagonista: il rivenditore specializzato, punto di contatto tra produttore e consumatore in grado di orientare le scelte dell’acquirente. Già nei primi anni Sessanta la Pirelli aveva costruito una campagna di comunicazione per pneumatici BS invernali legata all’apertura dei negozi di gommista negli Autogrill dell’Autostrada del Sole, da poco inaugurata. Nel 1973 prende il via la campagna “La parola al gommista”, declinata anche su una serie di spot per la televisione prodotti da DN Sound e supportata da un’ampia dotazione promozionale: “un esperto, l’unica persona che per competenza ed esperienza può consigliare l’automobilista sul corretto uso e manutenzione e sulla scelta dei migliori pneumatici da acquistare”. In quel caso, il pneumatico da acquistare è il Cinturato CN54.
Ma il vero riconoscimento del valore della catena Pirelli/gommista/automobilista arriva nel 1974 con l’azione pubblicitaria “Ti cerco, ti filmo, ti premio”. La formula utilizza la tecnica della personality promotion, secondo cui un personaggio di fantasia viene impiegato per coinvolgere sul piano emozionale i potenziali consumatori al fine di orientare la loro scelta. Il personaggio in questione è un omino snodato disegnato da Alan Fletcher, a quei tempi “frontman” dell’agenzia inglese Pentagram, che campeggia in color argento su un adesivo consegnato dal gommista al cliente che ha cambiato i pneumatici scegliendo Pirelli. Varie troupe cinematografiche in viaggio per l’Italia con veicoli fuoristrada attrezzati a set cinematografico cercano le auto dotate dell’adesivo Pirelli, filmando poi l’automobilista individuato e premiandolo: i clienti con il “Pirelliman” partecipano infatti all’estrazione di un premio di 50.000 lire in gettoni d’oro. Il tutto diventa un ciclo di sette Caroselli per la tv, prodotti dalla RPA per la regia di Enrico Sannia: i protagonisti – una coppia di fidanzati, un rappresentante, una famiglia, una mamma con il figlio, due coniugi, una hostess – sono “spiati” in scene di vita quotidiana. E quindi inseguiti e poi premiati con il “quarto d’ora di gloria” dell’apparizione televisiva. La comunicazione pubblicitaria, e i nuovi consumatori, sono pronti per il futuro.
All’inizio degli anni Settanta, nel messaggio pubblicitario dei pneumatici Pirelli irrompe un nuovo protagonista: il rivenditore specializzato, punto di contatto tra produttore e consumatore in grado di orientare le scelte dell’acquirente. Già nei primi anni Sessanta la Pirelli aveva costruito una campagna di comunicazione per pneumatici BS invernali legata all’apertura dei negozi di gommista negli Autogrill dell’Autostrada del Sole, da poco inaugurata. Nel 1973 prende il via la campagna “La parola al gommista”, declinata anche su una serie di spot per la televisione prodotti da DN Sound e supportata da un’ampia dotazione promozionale: “un esperto, l’unica persona che per competenza ed esperienza può consigliare l’automobilista sul corretto uso e manutenzione e sulla scelta dei migliori pneumatici da acquistare”. In quel caso, il pneumatico da acquistare è il Cinturato CN54.
Ma il vero riconoscimento del valore della catena Pirelli/gommista/automobilista arriva nel 1974 con l’azione pubblicitaria “Ti cerco, ti filmo, ti premio”. La formula utilizza la tecnica della personality promotion, secondo cui un personaggio di fantasia viene impiegato per coinvolgere sul piano emozionale i potenziali consumatori al fine di orientare la loro scelta. Il personaggio in questione è un omino snodato disegnato da Alan Fletcher, a quei tempi “frontman” dell’agenzia inglese Pentagram, che campeggia in color argento su un adesivo consegnato dal gommista al cliente che ha cambiato i pneumatici scegliendo Pirelli. Varie troupe cinematografiche in viaggio per l’Italia con veicoli fuoristrada attrezzati a set cinematografico cercano le auto dotate dell’adesivo Pirelli, filmando poi l’automobilista individuato e premiandolo: i clienti con il “Pirelliman” partecipano infatti all’estrazione di un premio di 50.000 lire in gettoni d’oro. Il tutto diventa un ciclo di sette Caroselli per la tv, prodotti dalla RPA per la regia di Enrico Sannia: i protagonisti – una coppia di fidanzati, un rappresentante, una famiglia, una mamma con il figlio, due coniugi, una hostess – sono “spiati” in scene di vita quotidiana. E quindi inseguiti e poi premiati con il “quarto d’ora di gloria” dell’apparizione televisiva. La comunicazione pubblicitaria, e i nuovi consumatori, sono pronti per il futuro.