Il suono dell’industria è online:
riascoltare “Il canto della fabbrica”
“L’uomo – qui in fabbrica – non perde le sue attitudini, non rinuncia al suo genio. Nell’oggetto, nel prodotto, nella merce c’è riconoscibile la misura della sua capacità. La macchina docile lo aiuta”. Diceva bene Leonardo Sinisgalli – ingegnere e poeta, lucano d’origine e milanese per scelta di lavoro e di vita – “firma” della Rivista Pirelli, per cui scrisse queste parole nel 1949. Il mistero del rapporto tra uomo e macchina è un tema che ha attraversato tutto il Novecento e che ancora oggi ci pone nuovi interrogativi. Perchè cambiano le fabbriche e le macchine diventano digitali: computer, robot, relazioni web, big data. Resta la manifattura di qualità, ma con un’anima hi tech. Cambiano naturalmente anche il lavoro e le competenze delle persone e cambia, con loro, il linguaggio universale delle macchine. Che suono ha oggi l’industria contemporanea?
Nel Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, tra persone e macchine, è nato “Il canto della fabbrica”: un progetto, voluto dalla Fondazione Pirelli, scaturito dall’incontro tra il compositore Francesco Fiore e l’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo. Il canto della fabbrica è stato eseguito dall’Orchestra da Camera Italiana proprio dentro la “fabbrica dei ciliegi” di Settimo Torinese davanti a migliaia di spettatori, ed è raccontato in un libro. Navigando nel sito ilcantodellafabbrica.org è possibile ascoltare tutto il concerto e le voci dei suoi protagonisti: per il Maestro Fiore “Una fabbrica intesa come luogo dell’uomo che interviene nell’ambiente naturale per creare un suo luogo di lavoro, e dove il sapere e il lavoro comune devono trovare una sintesi in un prodotto finale: appunto, la musica”. “Abbiamo condiviso l’importanza del ‘fare con mano’, toccando la materia, in questo caso musicale, strumentale, plasmandola secondo le caratteristiche degli interpreti, rinnovando un sapere antico”, ha detto il Maestro Accardo.
Un progetto editoriale da “sfogliare” online, a partire dalle immagini del concerto e del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, ieri e oggi.
Venite con noi ad ascoltare “il canto della fabbrica”: un mondo di suoni, di robot e di violini, di note e algoritmi, di braccia metalliche e casse armoniche di legno pregiato. In poche parole, di musica delle macchine.
“L’uomo – qui in fabbrica – non perde le sue attitudini, non rinuncia al suo genio. Nell’oggetto, nel prodotto, nella merce c’è riconoscibile la misura della sua capacità. La macchina docile lo aiuta”. Diceva bene Leonardo Sinisgalli – ingegnere e poeta, lucano d’origine e milanese per scelta di lavoro e di vita – “firma” della Rivista Pirelli, per cui scrisse queste parole nel 1949. Il mistero del rapporto tra uomo e macchina è un tema che ha attraversato tutto il Novecento e che ancora oggi ci pone nuovi interrogativi. Perchè cambiano le fabbriche e le macchine diventano digitali: computer, robot, relazioni web, big data. Resta la manifattura di qualità, ma con un’anima hi tech. Cambiano naturalmente anche il lavoro e le competenze delle persone e cambia, con loro, il linguaggio universale delle macchine. Che suono ha oggi l’industria contemporanea?
Nel Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, tra persone e macchine, è nato “Il canto della fabbrica”: un progetto, voluto dalla Fondazione Pirelli, scaturito dall’incontro tra il compositore Francesco Fiore e l’Orchestra da Camera Italiana diretta dal Maestro Salvatore Accardo. Il canto della fabbrica è stato eseguito dall’Orchestra da Camera Italiana proprio dentro la “fabbrica dei ciliegi” di Settimo Torinese davanti a migliaia di spettatori, ed è raccontato in un libro. Navigando nel sito ilcantodellafabbrica.org è possibile ascoltare tutto il concerto e le voci dei suoi protagonisti: per il Maestro Fiore “Una fabbrica intesa come luogo dell’uomo che interviene nell’ambiente naturale per creare un suo luogo di lavoro, e dove il sapere e il lavoro comune devono trovare una sintesi in un prodotto finale: appunto, la musica”. “Abbiamo condiviso l’importanza del ‘fare con mano’, toccando la materia, in questo caso musicale, strumentale, plasmandola secondo le caratteristiche degli interpreti, rinnovando un sapere antico”, ha detto il Maestro Accardo.
Un progetto editoriale da “sfogliare” online, a partire dalle immagini del concerto e del Polo Industriale Pirelli di Settimo Torinese, ieri e oggi.
Venite con noi ad ascoltare “il canto della fabbrica”: un mondo di suoni, di robot e di violini, di note e algoritmi, di braccia metalliche e casse armoniche di legno pregiato. In poche parole, di musica delle macchine.