Storie semplici d’impresa
Apparso su Officina Storia un articolo che fa capire quanto i racconti aziendali possano essere scritti anche senza archivi strutturati
Ogni impresa è una storia. Ogni organizzazione della produzione ha, dentro, racconti di donne e uomini che hanno qualcosa da dire, esperienze da condividere, risultati personali e comuni da valorizzare. Anche sconfitte, ma pur sempre patrimonio da offrire a tutti. E’ necessario tuttavia individuare strumenti e percorsi che mettano in grado ogni azienda di raccontare la propria storia. Cosa non facile, per la quale occorre mettere in campo sensibilità e attenzione. Leggere “L’archivio ritrovato: le memorie di una impresa familiare nelle immagini di un archivio audiovisivo”, intervento di Alessandra Tomasetti recentemente apparso su OS Officina Storia, è cosa utile per acquisire elementi preziosi attraverso non uno schema teorico, ma il racconto di un’esperienza aziendale.
L’articolo ha l’obiettivo di affrontare il tema della storia d’azienda (e della sua particolare declinazione offerta al pubblico), nel caso in cui una piccola o media impresa particolarmente radicata sul territorio, sia intenzionata a valorizzare quello che viene chiamato heritage e cioè la sintesi del suo patrimonio culturale che ne rappresenta l’identità, la storia e i valori. Situazione comune a molte realtà produttive, che si fa ancora più diffusa quando queste, magari proprio per le vicende legate alla loro evoluzione, non sono dotate di un adeguato archivio aziendale dal quale attingere informazioni di carattere storico, organizzativo e produttivo. Tomasetti spiega come, anche in situazioni di questo genere, sia possibile ugualmente costruire una storia che sia rappresentativa della vicenda aziendale attraverso altre fonti documentali. Per raccontare meglio tutto, Tomasetti usa il caso della “Artigiana dolciumi CDS” dal 1962 attiva a Roma nel quartiere Africano la cui storia viene percorsa attingendo a semplici fonti familiari ma anche a quelle importanti degli archivi audiovisivi dell’Istituto LUCE.
L’intervento di Alessandra Tomasetti costituisce un semplice esempio di costruzione di una storia d’impresa a partire da materiali comuni a molte realtà produttive. Scritto in modo sintetico e chiaro, il lavoro di Tomassetti è da leggere conservare.
L’archivio ritrovato: le memorie di una impresa familiare nelle immagini di un archivio audiovisivo
Alessandra Tomasetti
OS Officina della Storia, settembre 2019
Per scaricare il PDF clicca qui
Apparso su Officina Storia un articolo che fa capire quanto i racconti aziendali possano essere scritti anche senza archivi strutturati
Ogni impresa è una storia. Ogni organizzazione della produzione ha, dentro, racconti di donne e uomini che hanno qualcosa da dire, esperienze da condividere, risultati personali e comuni da valorizzare. Anche sconfitte, ma pur sempre patrimonio da offrire a tutti. E’ necessario tuttavia individuare strumenti e percorsi che mettano in grado ogni azienda di raccontare la propria storia. Cosa non facile, per la quale occorre mettere in campo sensibilità e attenzione. Leggere “L’archivio ritrovato: le memorie di una impresa familiare nelle immagini di un archivio audiovisivo”, intervento di Alessandra Tomasetti recentemente apparso su OS Officina Storia, è cosa utile per acquisire elementi preziosi attraverso non uno schema teorico, ma il racconto di un’esperienza aziendale.
L’articolo ha l’obiettivo di affrontare il tema della storia d’azienda (e della sua particolare declinazione offerta al pubblico), nel caso in cui una piccola o media impresa particolarmente radicata sul territorio, sia intenzionata a valorizzare quello che viene chiamato heritage e cioè la sintesi del suo patrimonio culturale che ne rappresenta l’identità, la storia e i valori. Situazione comune a molte realtà produttive, che si fa ancora più diffusa quando queste, magari proprio per le vicende legate alla loro evoluzione, non sono dotate di un adeguato archivio aziendale dal quale attingere informazioni di carattere storico, organizzativo e produttivo. Tomasetti spiega come, anche in situazioni di questo genere, sia possibile ugualmente costruire una storia che sia rappresentativa della vicenda aziendale attraverso altre fonti documentali. Per raccontare meglio tutto, Tomasetti usa il caso della “Artigiana dolciumi CDS” dal 1962 attiva a Roma nel quartiere Africano la cui storia viene percorsa attingendo a semplici fonti familiari ma anche a quelle importanti degli archivi audiovisivi dell’Istituto LUCE.
L’intervento di Alessandra Tomasetti costituisce un semplice esempio di costruzione di una storia d’impresa a partire da materiali comuni a molte realtà produttive. Scritto in modo sintetico e chiaro, il lavoro di Tomassetti è da leggere conservare.
L’archivio ritrovato: le memorie di una impresa familiare nelle immagini di un archivio audiovisivo
Alessandra Tomasetti
OS Officina della Storia, settembre 2019
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