“Fu duro e lungo compito l’affermare tecnicamente e l’introdurre commercialmente il pneumatico Pirelli. Molteplici erano i problemi da risolvere, e quando essi sembravano superati, eccoli risorgere per l’incremento continuo della velocità e dell’accelerazione nonché per l’aumento dei carichi”. Così Alberto Pirelli, nel 1946, ricorda i tempi pionieristici di suo padre Giovanni Battista. Era l’alba dell’automobile, e anche la tecnologia dei pneumatici era tutta da inventare. Il problema immediato era quello di mantenere fissa la copertura sul cerchio durante la marcia. Così Pirelli immaginò due grossi “talloni” inestensibili da incastare, anche a fatica, nel canale del cerchione. Era il pneumatico con attacco “tipo Ercole”, nell’anno 1901.
Il primo fu “Ercole”
A partire da un primo brevetto del 1894, nel 1901 Pirelli inventa un proprio innovativo sistema di aggancio del pneumatico al cerchio. Lo chiama “Ercole”: per la prima volta è adatto a quel nuovo potente mezzo di trasporto chiamato automobile