Narrare per produrre meglio
L’impresa produce e si racconta e con il racconto di se’ migliora la sua modalità produttiva. E’ il risultato – complesso e difficilmente sintetizzabile -, del divenire della cultura del produrre e della più generale cultura d’impresa. Dentro e fuori del perimetro aziendale. Guardare dentro al racconto d’impresa è, quindi, importante e utile per comprendere meglio il divenire del produrre.
Ci ha pensato anche Silvia Tommasi con una tesi chiara e leggibile discussa alla Cà Foscari di Venezia (Laurea magistrale in Marketing e Comunicazione).
“La gestione dell’intelligenza produttiva. La narrazione aziendale a servizio della conoscenza” è un lavoro che ragiona sulla funzione della narrazione d’impresa nella gestione aziendale e in particolari dei legami con la cosiddetta “intelligenza produttiva” cioè con la capacità dell’impresa di produrre non solo oggetti e servizi in quanto tali, ma anche cultura attorno ad essi.
Il lavoro, dopo un inquadramento delle varie “intelligenze d’impresa”, prende in considerazione i diversi strumenti della narrativa aziendale e in particolare le caratteristiche che deve avere una buona storytelling d’impresa basata su più narratori, emozioni diffuse, tempo giusto di narrazione, confronto con l’esterno, fascinazione del dipanarsi del racconto. La ricerca, quindi, affronta anche il difficile rapporto fra comunicazione e narrazione e “gelosie” aziendali in fatto di tecnicalità del produrre e del vendere.
L’autrice della ricerca, tuttavia, aggiunge alla teoria l’esempio del gruppo Carel di Padova, attivo a livello mondiale nei settori della refrigerazione a condizionamento. Della Carel viene raccontata non solo la storia ( di successo), ma anche, e soprattutto, l’approccio particolare alla comunicazione e al racconto d’azienda sia nei confronti del personale che dell’esterno. La sintesi dell’approccio aziendale alla comunicazione è in una frase: “Si narra per conoscere e si conosce per poter accrescere il bagaglio culturale di ognuno e trasmetterlo agli altri”.
La gestione dell’intelligenza produttiva. La narrazione aziendale a servizio della conoscenza
Silvia Tommasi
Corso di Laurea magistrale in Marketing e Comunicazione, Università Cà Foscari, 2014
L’impresa produce e si racconta e con il racconto di se’ migliora la sua modalità produttiva. E’ il risultato – complesso e difficilmente sintetizzabile -, del divenire della cultura del produrre e della più generale cultura d’impresa. Dentro e fuori del perimetro aziendale. Guardare dentro al racconto d’impresa è, quindi, importante e utile per comprendere meglio il divenire del produrre.
Ci ha pensato anche Silvia Tommasi con una tesi chiara e leggibile discussa alla Cà Foscari di Venezia (Laurea magistrale in Marketing e Comunicazione).
“La gestione dell’intelligenza produttiva. La narrazione aziendale a servizio della conoscenza” è un lavoro che ragiona sulla funzione della narrazione d’impresa nella gestione aziendale e in particolari dei legami con la cosiddetta “intelligenza produttiva” cioè con la capacità dell’impresa di produrre non solo oggetti e servizi in quanto tali, ma anche cultura attorno ad essi.
Il lavoro, dopo un inquadramento delle varie “intelligenze d’impresa”, prende in considerazione i diversi strumenti della narrativa aziendale e in particolare le caratteristiche che deve avere una buona storytelling d’impresa basata su più narratori, emozioni diffuse, tempo giusto di narrazione, confronto con l’esterno, fascinazione del dipanarsi del racconto. La ricerca, quindi, affronta anche il difficile rapporto fra comunicazione e narrazione e “gelosie” aziendali in fatto di tecnicalità del produrre e del vendere.
L’autrice della ricerca, tuttavia, aggiunge alla teoria l’esempio del gruppo Carel di Padova, attivo a livello mondiale nei settori della refrigerazione a condizionamento. Della Carel viene raccontata non solo la storia ( di successo), ma anche, e soprattutto, l’approccio particolare alla comunicazione e al racconto d’azienda sia nei confronti del personale che dell’esterno. La sintesi dell’approccio aziendale alla comunicazione è in una frase: “Si narra per conoscere e si conosce per poter accrescere il bagaglio culturale di ognuno e trasmetterlo agli altri”.
La gestione dell’intelligenza produttiva. La narrazione aziendale a servizio della conoscenza
Silvia Tommasi
Corso di Laurea magistrale in Marketing e Comunicazione, Università Cà Foscari, 2014