L’impresa forte nasce dalla formazione forte
Una ricerca USA approfondisce i legami fra scuola, cultura del lavoro e produzione.
La cultura d’impresa nasce anche a scuola. E non potrebbe che essere così, visto che il senso dell’imprenditorialità, del sacrificio, della ricerca del nuovo e anche del rischio, si possono apprendere con completezza solamente da giovani. Ambiente scolastico e formativo stimolante e insegnanti adeguati fanno il resto. Quanto poi tutto questo sia di difficile realizzazione è, ovviamente, altra cosa.
E’ interessante, parlando di scuola e senso d’impresa, leggere allora “Equity in american education: the intersection of race, class, and education” di
Pamela J. Meanes (Partner di Thompson Coburn, LLP, Presidente di National Bar Association 2014–15 e docente all’University of Iowa, alla Clark Atlanta University e al Monmouth College)
La Meanes per ragionare su istruzione e senso d’impresa, utilizza un approccio originale e interessante. L’autrice, infatti, approfondisce i collegamenti fra l’educazione fornita dal sistema scolastico e sociale americano, la razza e la classe della popolazione partendo dai fatti di cronaca nera e guardando anche alle scuole dedicate dall’infanzia in avanti.
L’inizio del ragionamento è basato sull’idea che l’educazione crea nuove opportunità economiche, si passa poi all’approfondimento dell’educazione e dell’organizzazione scolastiche, per arrivare alla questione delle dotazioni economiche a disposizione. L’idea di Meanes è, come appena accennato sopra, che l’importanza dell’educazione si manifesti nella capacità di fornire opportunità agli studenti anche per quanto riguarda l’intraprendenza economica; ma il livello di educazione fornito dipende a sua volta dalla disponibilità di risorse finanziarie adeguate. Accanto a tutto questo, Meanes mette a fuoco il valore delle disciplina come elemento educativo nei sistemi formativi per poi arrivare a toccare i casi estremi di indisciplina scolastica.
Pamela Meanes chiude la sua ricerca citando Martin Luther King – “La funzione della formazione è quella di insegnare a pensare intensamente e
a pensare in modo critico (…). Intelligenza più carattere sono l’obiettivo
di una vera educazione” -, e aggiunge: “Sappiamo tutti che l’istruzione è la chiave e che la conoscenza è la radice del potere, economico o di altro genere”.
Non è un caso che buona scuola e buona impresa possano avere le stesse radici concettuali: lavoro, conoscenza, intraprendenza. Quanto scritto da Pamela Meanes rappresenta uno strumento utile per capire come si possano coniugare cultura della formazione e cultura dell’impresa.
Equity in american education: the intersection of race, class, and education
Pamela J. Meanes
University of Richmond Law Review, 2016
Una ricerca USA approfondisce i legami fra scuola, cultura del lavoro e produzione.
La cultura d’impresa nasce anche a scuola. E non potrebbe che essere così, visto che il senso dell’imprenditorialità, del sacrificio, della ricerca del nuovo e anche del rischio, si possono apprendere con completezza solamente da giovani. Ambiente scolastico e formativo stimolante e insegnanti adeguati fanno il resto. Quanto poi tutto questo sia di difficile realizzazione è, ovviamente, altra cosa.
E’ interessante, parlando di scuola e senso d’impresa, leggere allora “Equity in american education: the intersection of race, class, and education” di
Pamela J. Meanes (Partner di Thompson Coburn, LLP, Presidente di National Bar Association 2014–15 e docente all’University of Iowa, alla Clark Atlanta University e al Monmouth College)
La Meanes per ragionare su istruzione e senso d’impresa, utilizza un approccio originale e interessante. L’autrice, infatti, approfondisce i collegamenti fra l’educazione fornita dal sistema scolastico e sociale americano, la razza e la classe della popolazione partendo dai fatti di cronaca nera e guardando anche alle scuole dedicate dall’infanzia in avanti.
L’inizio del ragionamento è basato sull’idea che l’educazione crea nuove opportunità economiche, si passa poi all’approfondimento dell’educazione e dell’organizzazione scolastiche, per arrivare alla questione delle dotazioni economiche a disposizione. L’idea di Meanes è, come appena accennato sopra, che l’importanza dell’educazione si manifesti nella capacità di fornire opportunità agli studenti anche per quanto riguarda l’intraprendenza economica; ma il livello di educazione fornito dipende a sua volta dalla disponibilità di risorse finanziarie adeguate. Accanto a tutto questo, Meanes mette a fuoco il valore delle disciplina come elemento educativo nei sistemi formativi per poi arrivare a toccare i casi estremi di indisciplina scolastica.
Pamela Meanes chiude la sua ricerca citando Martin Luther King – “La funzione della formazione è quella di insegnare a pensare intensamente e
a pensare in modo critico (…). Intelligenza più carattere sono l’obiettivo
di una vera educazione” -, e aggiunge: “Sappiamo tutti che l’istruzione è la chiave e che la conoscenza è la radice del potere, economico o di altro genere”.
Non è un caso che buona scuola e buona impresa possano avere le stesse radici concettuali: lavoro, conoscenza, intraprendenza. Quanto scritto da Pamela Meanes rappresenta uno strumento utile per capire come si possano coniugare cultura della formazione e cultura dell’impresa.
Equity in american education: the intersection of race, class, and education
Pamela J. Meanes
University of Richmond Law Review, 2016