Quale responsabilità sociale per le banche?
Una ricerca della Walden University esplora le relazioni fra cultura d’impresa degli istituti di credito, CSR e risultati di bilancio
La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR), è faccenda da affrontare sempre con grande attenzione. Atteggiamento e insieme di comportamenti utili per unire meglio l’azione dell’azienda con il mondo che la circonda, la CSR vale per tutte le organizzazioni della produzione e cambia di natura a seconda del tipo di impresa. Tutto questo vale anche per le banche, viste – come in realtà sono -, alla stregua di ogni altra impresa.
I legami fra CSR e istituti di credito, tuttavia, sono ancora più complessi di quelli fra CSR e altre tipologie d’impresa. È illuminante allora leggere “Corporate Social Responsibility and Financial Performance of Banks in the United States” di Waidi Alani Gbadamosi (della Walden University). Il lavoro dà conto dei risultati di una ricerca sulle relazioni fra responsabilità sociale d’impresa e il sistema bancario degli Stati Uniti. In altre parole, l’articolo studia in che modo le banche USA, viste come imprese, si comportino e agiscano in relazione alle pratiche di CSR. Il lavoro parte dall’esame dei principi di CSR per passare poi alla verifica degli stessi nell’ambito del sistema bancario americano. L’indagine è stata condotta su un campione di 71 banche degli Stati Uniti che mettono a disposizione del pubblico rating etici, dati finanziari e dati del mercato azionario.
I risultati sono per certi versi sorprendenti. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lo studio di Gbadamosi ha rivelato come non esistano effetti significativi dei cosiddetti “fattori sociali” sui rendimenti contabili. Spiega quindi l’autore che di conseguenza gli azionisti del sistema bancario in genere percepiscono “le attività sociali come rischiose” e chiedono di conseguenza “rendimenti più elevati”. E non solo, perché la ricerca ha anche dimostrato che la governance, la diversità e le relazioni positive dei dipendenti sono stati invece positivamente correlati al “ritorno contabile” mentre fattori legati al “prodotto bancario” e alle relazioni con le comunità sociali sono “negativamente correlati” rispetto al profitto.
L’indicazione che ne emerge è che la particolare cultura d’impresa delle banche deve affrontare con grande cautela la CSR, cercando un equilibrio più complesso fra azioni di responsabilità sociale e ritorni di bilancio.
Corporate Social Responsibility and Financial Performance of Banks in the United States
Waidi Alani Gbadamosi
Walden University, ScholarWorks, maggio 2016
Una ricerca della Walden University esplora le relazioni fra cultura d’impresa degli istituti di credito, CSR e risultati di bilancio
La Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR), è faccenda da affrontare sempre con grande attenzione. Atteggiamento e insieme di comportamenti utili per unire meglio l’azione dell’azienda con il mondo che la circonda, la CSR vale per tutte le organizzazioni della produzione e cambia di natura a seconda del tipo di impresa. Tutto questo vale anche per le banche, viste – come in realtà sono -, alla stregua di ogni altra impresa.
I legami fra CSR e istituti di credito, tuttavia, sono ancora più complessi di quelli fra CSR e altre tipologie d’impresa. È illuminante allora leggere “Corporate Social Responsibility and Financial Performance of Banks in the United States” di Waidi Alani Gbadamosi (della Walden University). Il lavoro dà conto dei risultati di una ricerca sulle relazioni fra responsabilità sociale d’impresa e il sistema bancario degli Stati Uniti. In altre parole, l’articolo studia in che modo le banche USA, viste come imprese, si comportino e agiscano in relazione alle pratiche di CSR. Il lavoro parte dall’esame dei principi di CSR per passare poi alla verifica degli stessi nell’ambito del sistema bancario americano. L’indagine è stata condotta su un campione di 71 banche degli Stati Uniti che mettono a disposizione del pubblico rating etici, dati finanziari e dati del mercato azionario.
I risultati sono per certi versi sorprendenti. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, lo studio di Gbadamosi ha rivelato come non esistano effetti significativi dei cosiddetti “fattori sociali” sui rendimenti contabili. Spiega quindi l’autore che di conseguenza gli azionisti del sistema bancario in genere percepiscono “le attività sociali come rischiose” e chiedono di conseguenza “rendimenti più elevati”. E non solo, perché la ricerca ha anche dimostrato che la governance, la diversità e le relazioni positive dei dipendenti sono stati invece positivamente correlati al “ritorno contabile” mentre fattori legati al “prodotto bancario” e alle relazioni con le comunità sociali sono “negativamente correlati” rispetto al profitto.
L’indicazione che ne emerge è che la particolare cultura d’impresa delle banche deve affrontare con grande cautela la CSR, cercando un equilibrio più complesso fra azioni di responsabilità sociale e ritorni di bilancio.
Corporate Social Responsibility and Financial Performance of Banks in the United States
Waidi Alani Gbadamosi
Walden University, ScholarWorks, maggio 2016