Perché le imprese diventano socialmente responsabili
Imprese socialmente responsabili. Ormai ve ne sono tante, di varie dimensioni e in svariati settori della produzione. L’attenzione non solo al profitto ma anche alle ricadute dell’attività produttiva sull’ambiente che circonda l’azienda, è importante, crea consenso, induce simpatia, fa salire le vendite e, in ultima istanza, finisce per elevare il profitto stesso. La responsabilità sociale d’impresa non è un semplice strumento di marketing, ma qualcosa di più e di diverso. E’ un atteggiamento che trasforma il modo di essere dell’impresa, la sua cultura, i suoi orizzonti.
“Social responsibility” di Alexander Baumann e Bob Oskar Kindgren è una tesi di baccalaureato in Management discussa il 28 maggio scorso alla School of Business and Economics della Linnaeus University di Växjö in Svezia.
Il lavoro parte dal concetto classico di imprenditorialità volta ad ottenere un profitto, per arrivare ad indagare come, invece, l’imprenditore, con la sua attività, possa agire anche sulle comunità locali in maniera positiva proprio attraverso l’applicazione del concetto di responsabilità sociale d’impresa.
La ricerca contiene prima un inquadramento teorico molto chiaro del tema dell’imprenditorialità e della responsabilità sociale d’impresa; poi prosegue con una serie di interviste a top manager di aziende svedesi collocate in una determinata area.
L’obiettivo del lavoro è stabilire le motivazioni che portano a coniugare responsabilità sociale e profitto. “La motivazione che spinge i nostri intervistati – spiegano i due autori -, ad assumere una strategia di responsabilità sociale nella comunità locale, potrebbe essere spiegata da fattori come il volersi sentire apprezzati, rispettati, ma anche da altre cause come il contesto e i fattori economici”. In particolare, i due autori dello studio individuano quattro motivazioni: la necessità di “acquisire rispetto” da parte di chi conta nella comunità, la presenza di “motivazioni” particolari a livello personale e di un determinato “contesto”sociale che spinge verso l’interessamento nei confronti dei problemi della comunità e, ovviamente, una serie di “fattori economici” che spingono alla responsabilità sociale d’impresa.
“Social responsibility” di Baumann e Kindgren è una lettura utile per inquadrare uno dei temi d’attualità in fatto di gestione e di cultura d’impresa. Un lavoro tutto da leggere.
Social responsibility
Alexander Baumann, Bob Oskar Kindgren Bachelor tesis in Management, Linnaeus
University, Växjö, May 2014
Imprese socialmente responsabili. Ormai ve ne sono tante, di varie dimensioni e in svariati settori della produzione. L’attenzione non solo al profitto ma anche alle ricadute dell’attività produttiva sull’ambiente che circonda l’azienda, è importante, crea consenso, induce simpatia, fa salire le vendite e, in ultima istanza, finisce per elevare il profitto stesso. La responsabilità sociale d’impresa non è un semplice strumento di marketing, ma qualcosa di più e di diverso. E’ un atteggiamento che trasforma il modo di essere dell’impresa, la sua cultura, i suoi orizzonti.
“Social responsibility” di Alexander Baumann e Bob Oskar Kindgren è una tesi di baccalaureato in Management discussa il 28 maggio scorso alla School of Business and Economics della Linnaeus University di Växjö in Svezia.
Il lavoro parte dal concetto classico di imprenditorialità volta ad ottenere un profitto, per arrivare ad indagare come, invece, l’imprenditore, con la sua attività, possa agire anche sulle comunità locali in maniera positiva proprio attraverso l’applicazione del concetto di responsabilità sociale d’impresa.
La ricerca contiene prima un inquadramento teorico molto chiaro del tema dell’imprenditorialità e della responsabilità sociale d’impresa; poi prosegue con una serie di interviste a top manager di aziende svedesi collocate in una determinata area.
L’obiettivo del lavoro è stabilire le motivazioni che portano a coniugare responsabilità sociale e profitto. “La motivazione che spinge i nostri intervistati – spiegano i due autori -, ad assumere una strategia di responsabilità sociale nella comunità locale, potrebbe essere spiegata da fattori come il volersi sentire apprezzati, rispettati, ma anche da altre cause come il contesto e i fattori economici”. In particolare, i due autori dello studio individuano quattro motivazioni: la necessità di “acquisire rispetto” da parte di chi conta nella comunità, la presenza di “motivazioni” particolari a livello personale e di un determinato “contesto”sociale che spinge verso l’interessamento nei confronti dei problemi della comunità e, ovviamente, una serie di “fattori economici” che spingono alla responsabilità sociale d’impresa.
“Social responsibility” di Baumann e Kindgren è una lettura utile per inquadrare uno dei temi d’attualità in fatto di gestione e di cultura d’impresa. Un lavoro tutto da leggere.
Social responsibility
Alexander Baumann, Bob Oskar Kindgren Bachelor tesis in Management, Linnaeus
University, Växjö, May 2014