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L’essenziale in economia

Un intervento del Governatore della Banca d’Italia fornisce gli elementi utili per capire meglio il contesto in cui società e imprese si muovono

L’essenziale anche in economia. E nelle imprese. La valutazione, quindi, di cosa sia veramente irrinunciabile anche nelle scelte economiche e di produzione, nei mercati, nei rapporti di lavoro, nelle organizzazioni della produzione e nelle comunità. Il tema, vario e complesso, è stato affrontato recentemente dal Governatore di Banca d’Italia, Fabio Panetta, in un suo intervento nel corso dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini.

Panetta coglie l’occasione per effettuare un ragionamento sull’essenzialità in economia e nelle imprese, ponendo una particolare attenzione al contesto e cioè all’Europa, prima, e all’Italia, poi. Il Governatore, prima di tutto, riassume le vicende storiche che hanno portato alla creazione dell’Europa unita e in particolare all’aspirazione di mantenere la pace nel Continente: condizione essenziale ancora oggi. Viene quindi ricordato come l’Europa abbia portato una serie ormai fondamentale di vantaggi non solo dal punto di vista economico in senso stretto, ma anche sociale e umano in senso lato.

“Il progetto europeo – sottolinea però Panetta – si trova ora di fronte a sfide sia interne sia esterne che ne mettono alla prova la solidità e la coesione”. I cambiamenti in corso nell’economia e nel contesto internazionale (guerre e commerci), comportano un riesame delle condizioni di coesione dell’Europa e un ritorno ai principi fondanti della stessa.

Panetta indica una strada da percorrere, quella del rafforzamento dell’Europa e dei suoi capisaldi. Un cammino lungo il quale la coesione e la crescita sono obiettivi da perseguire con forza e decisione. Tenendo conto di alcuni passaggi che sono, secondo il Governatore, rilevanti.

Ci si sofferma così su temi come la demografia e il lavoro, la produttività e la tecnologia. Sono questi alcuni dei “territori” nei quali l’Europa giocherà il suo futuro e per i quali il tema dell’essenzialità torna con forza.

Ma il Governatore non si limita a questo chiedendosi quale sia l’essenziale per l’Europa e per l’Italia. Il messaggio che viene fornito si basa, quindi, sulla prudenza e sulla saggezza nell’amministrazione dei conti pubblici così come sulla necessità di aumentare la produttività e quindi la crescita. L’irrinunciabilità dell’equilibrio pare essere il fulcro sul quale fare perno per dare un futuro all’Europa.

L’intervento del Governatore di Banca d’Italia fornisce in poche pagine una sintesi utile a chi fa impresa, ma anche a chi voglia guardare con più consapevolezza a quanto sta accadendo oggi nell’economia e nella società.

45a edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli

Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?

Intervento di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia

Rimini, 21 agosto 2024

Un intervento del Governatore della Banca d’Italia fornisce gli elementi utili per capire meglio il contesto in cui società e imprese si muovono

L’essenziale anche in economia. E nelle imprese. La valutazione, quindi, di cosa sia veramente irrinunciabile anche nelle scelte economiche e di produzione, nei mercati, nei rapporti di lavoro, nelle organizzazioni della produzione e nelle comunità. Il tema, vario e complesso, è stato affrontato recentemente dal Governatore di Banca d’Italia, Fabio Panetta, in un suo intervento nel corso dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini.

Panetta coglie l’occasione per effettuare un ragionamento sull’essenzialità in economia e nelle imprese, ponendo una particolare attenzione al contesto e cioè all’Europa, prima, e all’Italia, poi. Il Governatore, prima di tutto, riassume le vicende storiche che hanno portato alla creazione dell’Europa unita e in particolare all’aspirazione di mantenere la pace nel Continente: condizione essenziale ancora oggi. Viene quindi ricordato come l’Europa abbia portato una serie ormai fondamentale di vantaggi non solo dal punto di vista economico in senso stretto, ma anche sociale e umano in senso lato.

“Il progetto europeo – sottolinea però Panetta – si trova ora di fronte a sfide sia interne sia esterne che ne mettono alla prova la solidità e la coesione”. I cambiamenti in corso nell’economia e nel contesto internazionale (guerre e commerci), comportano un riesame delle condizioni di coesione dell’Europa e un ritorno ai principi fondanti della stessa.

Panetta indica una strada da percorrere, quella del rafforzamento dell’Europa e dei suoi capisaldi. Un cammino lungo il quale la coesione e la crescita sono obiettivi da perseguire con forza e decisione. Tenendo conto di alcuni passaggi che sono, secondo il Governatore, rilevanti.

Ci si sofferma così su temi come la demografia e il lavoro, la produttività e la tecnologia. Sono questi alcuni dei “territori” nei quali l’Europa giocherà il suo futuro e per i quali il tema dell’essenzialità torna con forza.

Ma il Governatore non si limita a questo chiedendosi quale sia l’essenziale per l’Europa e per l’Italia. Il messaggio che viene fornito si basa, quindi, sulla prudenza e sulla saggezza nell’amministrazione dei conti pubblici così come sulla necessità di aumentare la produttività e quindi la crescita. L’irrinunciabilità dell’equilibrio pare essere il fulcro sul quale fare perno per dare un futuro all’Europa.

L’intervento del Governatore di Banca d’Italia fornisce in poche pagine una sintesi utile a chi fa impresa, ma anche a chi voglia guardare con più consapevolezza a quanto sta accadendo oggi nell’economia e nella società.

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Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?

Intervento di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia

Rimini, 21 agosto 2024

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