Un compleanno internazionale
I 148 anni del Gruppo Pirelli sulle pagine degli house organ
Sono trascorsi 148 anni da quel 28 gennaio 1872, quando il ventitreenne ingegner Giovanni Battista Pirelli firmò, alla presenza del notaio milanese Stefano Allocchio, l’atto costitutivo della prima azienda italiana per la produzione di oggetti in gomma. Nasceva allora a Milano la Pirelli, in anni di Rivoluzione Industriale verso il traguardo del Novecento, e per quest’azienda tutta italiana si spalancavano gli orizzonti dell’internazionalizzazione.
Era infatti il 1902 quando fu aperto il primo stabilimento Pirelli all’estero, in Spagna. Poi in Inghilterra, qualche anno dopo, sul mare di Southampton. E poi il “grande balzo” al di là dell’Oceano, verso quelle Americhe che promettevano nuove opportunità. Il primo gennaio 1911 si costituiva a Buenos Aires la “Pirelli y C.ia – Sucursal Argentina”: il grande successo che la gomma italiana aveva riscosso solo qualche mese prima all’Esposizione Internazionale di Ferrovie e Trasporti Terrestri, aperta nella capitale a celebrazione del Centenario della Repubblica Argentina, aveva spinto il Gruppo Pirelli ad aprire una filiale commerciale in Sudamerica. Solo pochi anni dopo, nel 1917, sarebbe stata avviata anche l’attività produttiva.
Oggi, con la pubblicazione di “Pàginas Pirelli”, house organ di Pirelli Argentina nato nel 1955, vogliamo anche celebrare il centoquarantottesimo compleanno del Gruppo. Quando “Pàginas Pirelli” inizia le pubblicazioni, solo cinque anni dopo l’house organ italiano “Fatti e Notizie”, la consociata argentina sta vivendo il suo periodo di massimo sviluppo. Realtà già consolidata nel settore dei cavi e degli articoli in gomma con due stabilimenti che la “Pirelli Saic-Sociedad Anonima Industrial y Comercial” detiene nell’area di Buenos Aires, la Pirelli Argentina sta in quegli anni avviando anche una produzione locale di pneumatici. Nel 1951 la “Coplan-Compañia Platense de Naumàticos”, joint venture con l’americana “U.S.Rubber”, ha infatti fabbricato il suo primo pneumatico presso l’impianto di Merlo, a 30 chilometri da Buenos Aires.
Nel 1968 la Coplan verrà totalmente rilevata dalla Saic, dando inizio alla produzione del pneumatico Cinturato nel Paese sudamericano: una delle bandiere che il designer Pino Tovaglia sceglie nel 1968 per la campagna pubblicitaria del Cinturato Pirelli ha non a caso i colori della bandiera argentina associata allo slogan: “en Argentina se dice Cinturato”.
Sfogliare le pagine di questo magazine ci rimanda l’immagine di un’azienda, la Pirelli, cosciente del proprio ruolo a livello mondiale: tra le righe e le immagini di “Pàginas” si ritrova un “pezzo d’Italia” al di là dell’Oceano. Ancora oggi parte di un’azienda, milanese e al tempo stesso internazionale, che compie 148 anni.
Sono trascorsi 148 anni da quel 28 gennaio 1872, quando il ventitreenne ingegner Giovanni Battista Pirelli firmò, alla presenza del notaio milanese Stefano Allocchio, l’atto costitutivo della prima azienda italiana per la produzione di oggetti in gomma. Nasceva allora a Milano la Pirelli, in anni di Rivoluzione Industriale verso il traguardo del Novecento, e per quest’azienda tutta italiana si spalancavano gli orizzonti dell’internazionalizzazione.
Era infatti il 1902 quando fu aperto il primo stabilimento Pirelli all’estero, in Spagna. Poi in Inghilterra, qualche anno dopo, sul mare di Southampton. E poi il “grande balzo” al di là dell’Oceano, verso quelle Americhe che promettevano nuove opportunità. Il primo gennaio 1911 si costituiva a Buenos Aires la “Pirelli y C.ia – Sucursal Argentina”: il grande successo che la gomma italiana aveva riscosso solo qualche mese prima all’Esposizione Internazionale di Ferrovie e Trasporti Terrestri, aperta nella capitale a celebrazione del Centenario della Repubblica Argentina, aveva spinto il Gruppo Pirelli ad aprire una filiale commerciale in Sudamerica. Solo pochi anni dopo, nel 1917, sarebbe stata avviata anche l’attività produttiva.
Oggi, con la pubblicazione di “Pàginas Pirelli”, house organ di Pirelli Argentina nato nel 1955, vogliamo anche celebrare il centoquarantottesimo compleanno del Gruppo. Quando “Pàginas Pirelli” inizia le pubblicazioni, solo cinque anni dopo l’house organ italiano “Fatti e Notizie”, la consociata argentina sta vivendo il suo periodo di massimo sviluppo. Realtà già consolidata nel settore dei cavi e degli articoli in gomma con due stabilimenti che la “Pirelli Saic-Sociedad Anonima Industrial y Comercial” detiene nell’area di Buenos Aires, la Pirelli Argentina sta in quegli anni avviando anche una produzione locale di pneumatici. Nel 1951 la “Coplan-Compañia Platense de Naumàticos”, joint venture con l’americana “U.S.Rubber”, ha infatti fabbricato il suo primo pneumatico presso l’impianto di Merlo, a 30 chilometri da Buenos Aires.
Nel 1968 la Coplan verrà totalmente rilevata dalla Saic, dando inizio alla produzione del pneumatico Cinturato nel Paese sudamericano: una delle bandiere che il designer Pino Tovaglia sceglie nel 1968 per la campagna pubblicitaria del Cinturato Pirelli ha non a caso i colori della bandiera argentina associata allo slogan: “en Argentina se dice Cinturato”.
Sfogliare le pagine di questo magazine ci rimanda l’immagine di un’azienda, la Pirelli, cosciente del proprio ruolo a livello mondiale: tra le righe e le immagini di “Pàginas” si ritrova un “pezzo d’Italia” al di là dell’Oceano. Ancora oggi parte di un’azienda, milanese e al tempo stesso internazionale, che compie 148 anni.